In occasione della festa di S. Lucia e dell’arrivo delle sacre reliquie del corpo,  l’ Arcivescovo di Siracusa, S.E. Mons. Francesco Lomanto ha presieduto l’Eucaristia nella cappella che custodisce il prezioso simulacro della Vergine e Martire siracusana.

Ricordiamo e meditiamo le parole che il presule ha proferito nel corso dell’omelia in diretta, il 12 Dicembre, rivolgendosi ai circa due milioni di ascoltatori dell’emittente radiofonica.

“Ci troviamo nella cappella di Santa Lucia, nella Cattedrale di Siracusa, per venerare la nostra patrona e accogliere da Lei gli esempi e gli insegnamenti luminosi della sua vita.

Abbiamo celebrato l’anno dedicato a Santa Lucia, compiendo un percorso che ci ha visti impegnati nelle varie celebrazioni, nei percorsi formativi, nei pellegrinaggi, negli atti di devozione. Ora il nostro cuore si volge al desiderio di accogliere la reliquia del corpo di S. Lucia e, proprio per questo, alla luce della parola di Dio, voglio soffermare la mia attenzione su tre immagini, simboli, metafore: Il Passo, l’abbraccio, lo sguardo.

Il passo di  Dio. Egli viene per salvarci. L’iniziativa è di Dio: Egli viene in mezzo a noi. L’iniziativa è dei santi, come Santa Lucia che viene a visitarci, anche se Lei è sempre viva e operante nei nostri cuori.

Il primo passo lo compie chi ama. Chi vuole donarsi agli altri prende l’iniziativa, il passo, la prima opera per realizzare il bene.

Tutto questo è visibile anche nel nostro simulacro: la statua sta per compiere un primo passo, cammina sempre verso di noi, perché vuole il nostro bene,  la nostra salvezza, e noi dobbiamo essere sempre pronti e disposti ad accogliere la Sua venuta, la venuta di Dio.

La seconda immagine è quella dell’abbraccio. Dio viene in mezzo a noi per abbracciare l’umanità. Cristo, il Verbo di Dio, si fa uomo proprio perché si incarna. E’ l’abbraccio di Dio con l’uomo.

Santa Lucia viene per abbracciarci. L’abbraccio non è, come ci ricorda Papa Francesco, semplicemente l’unione di due parti, è il loro completamento, la loro ricchezza, perché non solo ci unisce ma ci arricchisce di potenzialità, ci fa superare i limiti e le nostre lacune. E’ l’abbraccio di Dio che si dona all’uomo. E’ l’abbraccio di Santa Lucia che ci offre la sua santità. Viviamo l’intensità, la reciprocità di questo abbraccio, nella concretezza della nostra vita.

La terza immagine è quella dello sguardo. Il Verbo di Dio che si fa uomo, viene in mezzo a noi, ci accoglie, rimane con noi ma ci eleva, ci conduce, ci innalza. La Vergine Martire Lucia guarda in profondità nel mistero di Dio, vuole condurci in quel mistero che dà senso profondo e vero alla nostra vita, al nostro cammino. Seguiamo la direzione di  questo sguardo per vivere, come ci ha ricordato San Giovanni Paolo II “L ’alta misura della vita cristiana.”

Lasciamoci guidare dalla Vergine Santissima e dalla presenza, dagli insegnamenti di Santa Lucia, per accogliere la luce che illumina ogni uomo e fa risplendere tutta la nostra esistenza. Prepariamoci a vivere il Giubileo dell’Anno Santo del 2025, per rianimare la nostra speranza. essere pellegrini di speranza e portatori di speranza ovunque ci troviamo a vivere e ad operare”.

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