Il Gruppo Scout Siracusa 1° rappresenta una delle colonne portanti del movimento scout nella città di Siracusa e nella Sicilia orientale. Si hanno notizie dello scoutismo a Siracusa fin dal 1912 con la fondazione di una prima pattuglia e si fa riferimento ad un gruppo di guide appartenenti alla UNGEI (Unione Nazionale Giovani Esploratrici) già nel 1921.  L’immatricolazione ufficiale del gruppo Siracusa 1 da parte del Commissariato Centrale, tuttavia, avviene nel corso dell’adunanza del I Dicembre 1925, come testimoniano gli Atti Ufficiali pubblicati in data 7 dicembre 1925. Il gruppo viene registrato presso l’allora Parrocchia di San Marziano, con sede in Piazza Duomo, sotto la guida del sacerdote Francesco Mallia, originario di Melilli e ricordato come uomo allegro e positivo.

In un’epoca in cui il movimento scout stava appena nascendo in Italia, il gruppo siracusano, che allora apparteneva al CNGEI (Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani), si distingue per l’entusiasmo con cui promuoveva i principi dell’educazione all’aperto, del rispetto per la natura e dell’importanza del servizio.  E

Sebbene per questa fase le informazioni specifiche su questo gruppo siano limitate alle poche fonti disponibili, è probabile che il Siracusa 1 abbia partecipato attivamente agli eventi e alle celebrazioni scoutistiche dell’epoca, inclusi quelli promossi da Monsignor Baranzini.

Dopo un inizio molto fruttuoso a sostegno della comunità locale, il  Siracusa 1 fu costretto ad interrompere la propria attività per la soppressione del movimento scoutistico durante il regime fascista. In questi anni, una figura di spicco fu quella di Monsignor Salvatore Giardina che ha svolto un ruolo cruciale nella rinascita dello scoutismo in Italia durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale. Nel settembre 1943, infatti a Melilli, suo paese natale, fondò il primo gruppo scout italiano dopo che le restrizioni messe in atto dal fascismo erano state finalmente abolite. Trasferitosi a Siracusa, Monsignor Giardina continuò la sua opera come animatore dei gruppi scout locali, compreso il gruppo del Siracusa I,  contribuendo significativamente alla diffusione e al consolidamento dello scoutismo nella regione.

Il suo impegno nel movimento scout è stato riconosciuto anche a livello regionale, dove ha ricoperto il ruolo di Assistente Ecclesiastico regionale dell’ASCI (Associazione Scouts Cattolici Italiani).

La dedizione di Monsignor Giardina verso i giovani e il movimento scout ha lasciato un’impronta indelebile nella comunità siracusana, influenzando positivamente generazioni di giovani attraverso i valori e gli ideali dello scoutismo.

La sede del Siracusa I nel corso degli anni è cambiata molte volte ma il legame con il territorio di Ortigia ha rappresentato sempre un punto fermo per il gruppo scout; in particolare negli anni ‘50, come ci racconta Augusto Aliffi, figura storica dello scoutismo a Siracusa, la sede si trovava nel quartiere Borgata presso il Collegio di Santa Maria del Gesù gestito dai Padri Maristi. In quegli anni il reparto era formato da sole due squadriglie e il fazzolettone del gruppo era di colore blu ornato da un nastro giallo. Tra le esperienze più significative sicuramente i campi estivi sull’Etna e presso Cavagrande del Cassibile che si svolgevano utilizzando tende ottagonali dell’esercito americano, residuati bellici. Spesso i ragazzi diventavano capi reparto in età molto giovane e le attività si svolgevano anche senza Capi Unità. L’esperienza che più colpisce dei racconti di Augusto Aliffi, riguarda una notte di Natale del 1956 in cui il reparto era andato a trovare il parroco del piccolo comune di Cassaro e aveva cenato insieme agli anziani genitori del parroco con un semplice piatto di fave.

Successivamente la sede del gruppo venne spostata a Sant’Anna con l’allora parroco Monsignor Giuseppe Cannarella, presso l’Archivio dei Panettieri presente nella parrocchia.

Nel corso degli anni 60’ e ‘70, il gruppo ha vissuto un periodo di espansione e consolidamento e si è distinto per l’organizzazione di numerose attività all’aperto, campi scuola e iniziative di volontariato, nonché per la sua partecipazione attiva alle manifestazioni e agli eventi regionali e nazionali.

In particolare, in questi anni si distinguevano due reparti differenti per tipologia di attività e fazzolettoni. C’erano infatti il reparto nautico con un fazzolettone blu bordato di bianco e copricapo marinaro e un reparto terrestre con fazzolettone verde bordato di giallo.

Nel 1974, con la fusione dell’ASCI e dell’AGI (Associazione Guide Italiane) nell’AGESCI (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani), il gruppo ha aderito definitivamente al programma nazionale dell’AGESCI, adottando il fazzolettone attualmente in uso: blu, bordato di bianco.

Il gruppo tra il 1980 e il 1989 vive un periodo di chiusura che si interromperà nel 1990 con l’arrivo in Ortigia di Monsignor Sebastiano Gozzo, figura di rilievo nella comunità di Siracusa, noto per il suo impegno come sacerdote, per il suo contributo al movimento scout locale e fondatore del settimanale “Cammino” di cui è stato il primo direttore. Monsignor Gozzo, proveniente dalla parrocchia di Bosco Minniti,  grazie all’aiuto di un gruppo di ragazzi volontari formati presso il FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) e al tutoraggio di alcuni elementi del gruppo Siracusa 12, con sede nella parrocchia dell’Immacolata, riprese il  cammino scout del Siracusa 1 nella parrocchia di San Martino, sede attuale.

Oggi, il 22 febbraio 2025, il gruppo apre ufficialmente le attività per celebrare  il suo centenario in coincidenza con il World Thinking Day, la Giornata del Pensiero che commemora la nascita di Robert Baden-Powell e di sua moglie Olave, fondatori del movimento scout. Le celebrazioni si svolgono in Piazza Minerva, nel cuore di Ortigia,e vedono la partecipazione di numerosi scout della zona aretusea. La serata culmina con un concerto degli “Ostile Scout”, vincitori dell’Agesci Music Festival nel 2018.

Questi eventi testimoniano l’impegno costante del Siracusa 1 nel fornire un’educazione basata sui principi dello scoutismo, contribuendo significativamente alla formazione dei giovani e al servizio della comunità locale.

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