Titolo della settimana: The Majestic (2001) di Frank Darabont.

Peter Appleton, sceneggiatore avviato a una brillante carriera, viene improvvisamente licenziato dal suo studio cinematografico con l’accusa, infondata, di essere vicino al Partito Comunista. Siamo nell’America degli anni ’50, in pieno maccartismo e caccia alle streghe.

A seguito di un incidente, Peter si risveglia a Lawson, una piccola cittadina nei pressi di Burbank, senza memoria. Gli abitanti del luogo, vista anche la somiglianza, credono che sia Luke Trimble, uno dei tanti ragazzi della sonnacchiosa cittadina dato per morto durante il secondo conflitto mondiale. Il padre lo accoglie con gioia: tutto questo riporta il sorriso e la speranza nella comunità. Harry ha intenzione di riaprire il vecchio cinema Majestic e, in questa scelta, molti hanno visto un chiaro ed esplicito omaggio a Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore.

Mentre le autorità cercano Luke, ritenuto socialmente pericoloso, in Peter la memoria comincia a riaffiorare, e anche la gente e la fidanzata iniziano a capire che qualcosa non torna.

Dopo Le ali della libertà e Il miglio verde, entrambi tratti da Stephen King, Darabont continua a percorrere la strada del cinema classico. Stavolta, l’ambientazione anni ’50 serve a riaprire una ferita mai del tutto chiusa della storia americana: la caccia alle streghe e il maccartismo, che misero a forte rischio la democrazia, con la conseguente perdita di lavoro e di identità nazionale per tante persone. Molti furono costretti a lasciare il Paese per paura di persecuzioni politiche e sociali. Anche per questo motivo, dopo questo film, il buon Darabont, fatta eccezione per The Mist, è stato accantonato dagli studios.

La caccia alle streghe continua?

Non un capolavoro, ma un film consigliato, valido come documento di un’epoca che non era soltanto rock and roll e giubbotti di pelle, ma anche un periodo in cui la libertà di pensiero e di espressione era a forte rischio.

Attorno a un Jim Carrey in stato di grazia, un cast di vecchi e nuovi volti: Laurie Holden, Martin Landau, Hal Holbrook, James Whitmore e Bob Balaban.

Più attuale oggi che alla sua uscita, The Majestic è il film con cui Darabont aveva previsto il futuro. Il futuro è oggi.

Buona visione.

 

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