Daniele Pitteri nominato nuovo sovrintendente dell’INDA
E’ stata presentata oggi a Roma la 60.ma Stagione di Rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa. Dal 9 maggio al 6 luglio si alterneranno Elettra di Sofocle per la regia di Roberto Andò, Edipo a Colono di Sofocle per la regia di Robert Carsen, Lisistrata di Aristofane per la regia di Serena Sinigaglia, Iliade di Omero per la regia di Giuliano Peparini. Il sindaco di Siracusa Francesco Italia, nella sua veste di presidente dell’INDA ha dato l’avvio, cedendo subito la parola al ministro della Cultura Alessandro Giuli, che ha inaugurato la conferenza di presentazione, annunciando la nomina di Daniele Pitteri, quale nuovo sovrintendente dell’INDA.
Il sovrintendente Pitteri, forte della sua esperienza nel management culturale e nella comunicazione, avrà il compito di guidare la Fondazione INDA puntando sull’innovazione, la valorizzazione del patrimonio culturale e il rafforzamento del prestigio internazionale. Il ministro ha quindi evidenziato l’importanza del ciclo di spettacoli classici, sia dal punto di vista culturale che economico, ricordando come il consolidato successo di pubblico fa si che l’80% del budget provenga dallo sbigliettamento. Il sindaco Italia ha ricordato come quest’anno ricorra il ventesimo anniversario del riconoscimento UNESCO per Siracusa e Pantalica, che sarà adeguatamente celebrato dal Comune in collaborazione con l’INDA ed il Parco Archeologico. Ha inoltre comunicato che quest’anno, per agevolare la fruizione, sono state predisposte traduzioni dei testi in inglese, spagnolo e francese, e verranno posti in essere ausilii speciali per ipovedenti e non udenti. La consigliera delegata Marina Valenzise ha illustrato le quattro produzioni di quest’anno, soffermandosi sulle due tragedie di Sofocle, comunicando che l’Elettra è stata coprodotta con il Teatro Stabile di Napoli, che sono stati predisposti dei testi delle rappresentazioni anche in ebraico e arabo, e lasciando così il microfono ai registi.
Gli eroi di Sofocle non riconoscono altre prospettive che le proprie, sono al servizio di una idea e di una passione unica. Robert Carsen, in collegamento da Berlino, che torna alla regia sul colle Temenite per “Edipo a Colono” dopo il successo del 2022 con il pluripremiato “Edipo re”, dice di venire nuovamente a Siracusa con grande piacere, per rivivere l’energia ed il mistero del Teatro Greco, e sottolinea come la tragedia sia alla base dell’esperienza umana. Anziano e stanco, mendìco e lacero, Edipo vuole essere sepolto lontano dalla sua città, Tebe, e da tutti i soprusi ricevuti. Cieco e vagabondo, Edipo giunge a Colono, presso Atene, sorretto da Antigone e poi anche da Ismene. Tutti lo evitavano ma ora tutti lo cercano, poiché la città che avrà la sua tomba sarà invincibile, dicono gli oracoli. Edipo caccia tutti e, affiancato dal re ateniese Teseo, si avvia verso la morte nel boschetto di Colono. Cita tra gli interpreti Giuseppe Sartori, Paolo Mazzarelli. Massimo Nicolini, Rosaria Tedesco, Elena Polic Greco e molti attori giovani.
Roberto Andò, al suo esordio alla regia di una tragedia a Siracusa, dà un’idea di come ha pensato la sua Elettra. Elettra è posseduta da un abisso di dolore sopportato grazie ad un’unica, violentissima passione, quella della vendetta. Finge, odia, prova tenerezza per le finte ceneri del fratello. Ma vive solo per quella vendetta, in una tensione continua e furente che non si placa. Per Andò il conflitto etico, morale di Elettra è tutto interno al personaggio, Elettra è un’eroina del dolore, vive una solitudine radicale, fedele alla sua sofferenza come un atto di eroismo. Andò rende omaggio alla traduzione di Giorgio Ieranò, parla della messa in scena, lo spazio di Elettra, col palazzo di Micene disteso come una natura morta, per fare emergere il senso di solitudine di Elettra, che vede come abitante di un modo morto, animata solo dalla vendetta. Tra gli interpreti Sonia Bergamasco, Danilo Nigrelli, Oreste e Roberto Latini, Paola De Crescenzo, Giada Lorusso e Imma Villa. Le musiche originali sono di Giovanni Sollima.
Serena Sinigaglia, direttrice del Teatro Carcano di Milano, regista di Lisistrata, commedia di Aristofane, racconta che fare una simile regia era un sogno che aveva sin da bambina. Ideali appassionati e assolutezza nel perseguirli sono propri della protagonista comica più celebre di tutti i tempi, l’ateniese Lisistrata. Una sola passione, quella contro la guerra: qualsiasi strumento va bene per vincere. Il contorno è divertente, crea il riso, sfiora il farsesco. Par la regista la storia della protagonista, impersonata da Lella Costa, parte da una tragedia, e Lisistrata è vista come un’eroina tragica, la sua messa in scena vuole ricostruire un dialogo sociale tra uomo e donna, da una dimensione privata a una dimensione pubblica, con un allestimento minimalista, giocato su simboli per accendere l’immaginazione dello spettatore.
La quarta produzione riguarda l’Iliade, allestita dal regista Giuliano Peparini, per la terza volta a Siracusa, che da Macao ha descritto la sua Iliade riletta in chiave contemporanea. Sarà rappresentata dal 4 al 6 luglio, ambientata in un carcere di massima sicurezza, dove Achille e gli altri attori sono detenuti che combattono nel cortile del carcere e gli dei giocano sempre con il loro destino. Egli fa dei parallelismi tra le condizioni carcerarie contemporanee e gli eroi di Omero, ricercando le similitudini tra dinamiche, ruoli e comportamenti. Gli interpreti principali sono Giuseppe Sartori (Achille), Giulia Fiume (Andromaca), Vinicio Marchioni (Aedo). Le musiche saranno orchestrate da Peppe Vessicchio.
Alla fine d ella presentazione sono intervenuti, rappresentanti dei principali sponsor ENI, Banca Agricola Popolare di Sicilia, fondazione Angelini, ENEL.