Slalom elettorale anche per la provincia di Siracusa che nel volgere di tre mesi sarà interessata da importanti elezioni con modalità di voto differente caso per caso. Non è quindi “un caso” se sia arrivato il momento di interrogarsi sullo stato “democratico” dell’Italia e se siano state tradite le ragioni dei Referendum elettorali degli anni ’90 che, mirando a “liberalizzare” il voto degli italiani di fatto hanno aperto la strada all’attuale parlamento “autonominato”.
PROVINCIALI: I “NUOVI” LIBERI CONSORZI
Si svolgeranno pertanto domenica 27 aprile, in Sicilia, le elezioni di secondo livello per scegliere i presidenti e i consiglieri dei Liberi consorzi comunali di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani e i componenti delle assemblee delle Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina.
Sembra chiudersi così una alterna vicenda di mosse e contromosse che ha visto contrapposti i fautori del ritorno alla elezione diretta e chi invece ha tenuto duro, vincendo, sulle ragioni che hanno portato alla “eliminazione” del voto diretto per l’ente intermedio.
Chi voterà
Avranno pertanto diritto di voto gli organi elettivi comunali in carica alla data delle elezioni degli enti di area vasta (nuovo burocratichese per indicare enti sovraccomunali). Le operazioni elettorali si svolgeranno nell’intera giornata del 27 aprile, dalle 8 alle 22.
Le legge e gli organi eleggibili
La Sicilia ha recepito la legge nazionale Delrio e ha nel 2015 emanato le linee guida per le elezioni.
Sono organi eleggibili del Libero Consorzio: il presidente della provincia, che viene eletto dai sindaci e dai consiglieri comunali. Sono eleggibili i sindaci della provincia il cui mandato scada non prima di 18 mesi dalla data delle elezioni (Solarino sarà l’unico comune escluso in quanto commissariato, come vedremo più avanti).
Per Siracusa il consiglio provinciale sarà composto dal presidente della provincia e da un numero di 12 consiglieri in quanto la popolazione è compresa tra 300.000 e 700.000.
Non potranno essere eletti e non potranno partecipare alle operazioni di voto gli assessori, perché parte nominata e non eletta.
Il Presidente del libero Consorzio comunale sarà eletto con voto diretto, libero e segreto. Risulterà eletto il candidato che abbia riportato il maggior numero di voti, calcolato con i criteri di ponderazione; a parità di voti è proclamato eletto il candidato più anziano di età.
Potranno essere eletti i consiglieri del Libero Consorzio, sia i sindaci che i consiglieri in carica dei Comuni che appartengono all’area dell’ente.
Voto ponderato, la vera novità (si ritorna al voto per “censo”?)
La norma prevede il ricorso al voto ponderato: ciascun elettore, sindaco o consigliere comunale, esprimerà un voto che verrà ponderato sulla base del cosiddetto “indice di ponderazione”, determinato in relazione alla popolazione complessiva del Comune.
Stante le primi indiscrezioni sono già in corso movimenti trasversali agli schieramenti tradizionali per le indicazioni dei candidati alla presidenza e quindi potrebbero esserci sorprese per le indicazioni di “area” maturate nei tavoli regionali.
“COMUNALI” A SOLARINO
Nei giorni 25 e 26 maggio, invece, elezione “di persona personalmente” per i cittadini di Solarino, unico comune della provincia a rinnovare Sindaco e Consiglio comunale. Lo scioglimento anticipato degli organi elettivi è stato causato dalla mozione di sfiducia al sindaco Germano. La rottura istituzionale nasceva nel dicembre dello scorso anni da un gioco di azioni e reazioni scatenate con l’originario tentativo di Germano di far decadere il consiglio comunale grazie alle dimissioni di alcuni consiglieri; il successivo pronunciamento del Consiglio di giustizia amministrativa aveva accolto le tesi dei consiglieri che non avevano accettato la mossa sostenuta dall’amministrazione e quindi, con il clima politico surriscaldato, questi ultimi, una volta reintegrati nelle funzioni, hanno promosso e ottenuto la decadenza del Sindaco. Adesso, quindi, i solarinesi dovranno recarsi alle urne per scegliere fra due autorevoli candidati alla poltrona di primo cittadino e relative liste. Essendo Solarino inferiore ai 15 mila abitanti, già al primo turno si saprà il vincitore fra l’uscente Peppe Germano, candidatosi con una lista civica ma proveniente dal centro destra, e Tiziano Spada, deputato regionale in carica del Pd ma sostenuto da una lista civica trasversale agli schieramenti politici.
Il Consiglio dei ministri, inoltre, ha fissato l’8-9 giugno il voto sui cinque referendum abrogativi, in concomitanza con il secondo turno delle amministrative nazionali. Non sono mancate le polemiche sull’effetto traino limitato per le note difficoltà di raggiungere il quorum necessario a validare il risultato referendario: sembra paradossale, ma proprio l’unica elezione in cui il voto è veramente “democratico” è diventata la meno partecipata vuoi per l’abuso che se ne è fatto, vuoi per il successivo “tradimento” parlamentare che più volte si è registrato rispetto al pronunciamento degli elettori.
I comitati referendari avevano chiesto invano di abbinare il voto sui quesiti al primo turno delle comunali, che si svolgerà a scuole ancora aperte, favorendo così una partecipazione potenzialmente più alta.
Il problema principale è il raggiungimento del quorum che, complice un astensionismo di base molto elevato, rappresenta ormai un ostacolo significativo. Sono solo una trentina i Comuni in cui è prevedibile il ballottaggio e, di conseguenza, l’effetto traino dei referendum sarà limitato. Da qui l’accusa al governo di voler penalizzare l’iniziativa referendaria. Peraltro, il voto si svolgerà in due giornate e si prevede l’introduzione di norme per consentire agli studenti fuori sede di votare nel luogo in cui risiedono abitualmente. I quesiti ammessi dalla Corte costituzionale sono cinque: quattro riguardano il lavoro (Jobs Act) e gli appalti, mentre il quinto riguarda la cittadinanza e prevede il dimezzamento dei tempi richiesti agli immigrati per ottenere la cittadinanza italiana, da dieci a cinque anni.