Nel Teatro Greco Siracusa ha rivissuto “la Passione del Cristo”
Sul tema “Lacrime e Speranza nella Croce di Gesù”, ieri sera, venerdì 11 aprile, Siracusa ha rivissuto l’annuale “Via Crucis cittadina”, che ha registrato un’attenta e significativa partecipazione di popolo nel Teatro Greco.
L’evento, singolare momento pubblico di preghiera e di meditazione, si è svolto tra le storiche e monumentali pietre del Parco Archeologico della Neapolis, tra i luoghi che da millenni rievocano i drammi degli uomini, che avvicinano ai grandi misteri della vita e della morte.
La direzione del Parco Archeologico e paesaggistico di Siracusa-Eloro-Villa del Tellaro-Akrai ha, infatti, accolto l’iniziativa 2025 delle Parrocchie del Vicariato di Siracusa di realizzare, all’interno della zona archeologica, la rievocazione evangelica del percorso doloroso di Gesù Cristo che si avvia alla crocifissione.
Tra i millenari luoghi della commozione, pure quest’anno i siracusani hanno potuto così rivivere il doloroso cammino di Gesù, meditandolo nell’antica cavea.
Grazie alla collaborazione con i ventisette allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico della Fondazione Inda, è stato condiviso un momento unico, drammatico e artisticamente suggestivo, all’interno del Teatro Greco, coinvolgente scenario delle stazioni della “Via Crucis”. Gli allievi dell’Inda, in particolare, sono stati impegnati nelle letture e in alcuni emozionanti canti con descrizione dello “Spettacolo della Croce”.
L’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, che ha guidato la preghiera, ha scritto: «Le quindici Stazioni della ‘Via Crucis’ vengono scandite dal dolore e dalla speranza, dalle nostre lacrime di pentimento e dalla prospettiva di redenzione. Gesù si è identificato con chi soffre ingiustamente. E il nostro pensiero corre nell’attualità dei maltrattamenti di chi viene umiliato, violentato, vilipeso, torturato, calpestato nella sua dignità umana».
Al riguardo, il rettore del Santuario, don Aurelio Russo, ha evidenziato: “Dio si è immerso nella nostra storia. È entrato nel dolore”.
A tutti i partecipanti è stato donato il libretto contenente preghiere, commenti, canti della “Via Crucis”, arricchita dalle immagini esposte nel Parco della Basilica-Santuario della Madonna delle Lacrime, opera dell’artista Giorgio Orefice, che ha avuto lo storico privilegio di vedere e asciugare le lacrime della Madonna.
L’alta valenza ecclesiale e civile dell’evento cittadino, con la partecipazione delle Autorità locali, ha ancora una volta proposto ai siracusani di stare di fronte alla Croce con fiducia, per non perdere la Speranza creativa, anche nei momenti difficili e dolorosi.
L’incontro cittadino ha testimoniato come sia ancora possibile uscire dal chiuso delle coscienze e del privato per assumere e indicare connotazioni valoriali pubbliche e cittadine.
Tutto con il compiaciuto sguardo di una bella luna!