«quell’evento che ha segnato la città di Siracusa quando, nel 1953, un quadretto raffigurante la Madonna iniziò a lacrimare nella casa dei coniugi Iannuso. Sono le lacrime di Maria, la nostra Madre celeste, per le sofferenze e le pene dei suoi figli. Maria piange per i suoi figli che soffrono. Sono lacrime che ci parlano della compassione di Dio per tutti noi. Dobbiamo pensare a questo: la compassione di Dio. Egli, infatti, ha donato a tutti noi la sua Madre, che piange le nostre stesse lacrime per non farci sentire soli nei momenti difficili. Allo stesso tempo, attraverso le lacrime della Vergine Santa, il Signore vuole sciogliere i nostri cuori che a volte si sono inariditi nell’indifferenza e induriti nell’egoismo; vuole rendere sensibile la nostra coscienza, perché ci lasciamo toccare dal dolore dei fratelli e ci muoviamo a compassione per loro, impegnandoci a sollevarli, rialzarli, accompagnarli.»

L’immagine di papa Francesco nella teca del reliquiario delle Lacrime
Papa Francesco, riprendendo le parole di San Giovanni Paolo II ha letto le Lacrime della Madonna di Siracusa come le Lacrime della Speranza. Leggo un tratto del messaggio del nostro Arcivescovo Francesco Lomanto, per il tempo di Quaresima di quest’anno (5 marzo 2025 – Mercoledì delle Ceneri), nel quale ha fatto riferimento proprio al magistero di Papa Francesco sulla speranza del Giubileo e delle Lacrime della Madonna:
«preghiamo Dio Padre, che ha reso intrepida la Vergine Maria presso la croce del suo Figlio e l’ha rallegrata con l’immensa gioia della risurrezione, affinché, per sua intercessione, consoli le nostre pene e ravvivi la nostra speranza (cfr. Lodi, III Settimana del Salterio). Affidiamoci alla materna protezione della Madonna delle Lacrime, nella consapevolezza che ‒ come ci ha ricordato San Giovanni Paolo II ‒ «le Lacrime della Madonna […] sono lacrime di speranza» (Giovanni Paolo II, Omelia, 6.11.1994). Viviamo nella serena fiducia in Dio, perché ‒ come ha affermato Papa Francesco ‒ «vicino ad ogni croce c’è sempre la Madre di Gesù. Con il suo manto ella asciuga le nostre lacrime, con la sua mano ci fa rialzare e ci accompagna nel cammino della speranza» (Papa Francesco, Veglia di preghiera per asciugare le lacrime, 5.5.2016). Camminiamo insieme nella speranza verso la luce della Pasqua, perché ‒ come ha riaffermato Papa Francesco ‒ «proprio per il pianto della Madre c’è ancora speranza per i figli che torneranno a vivere. Tante volte nella vita nostra le lacrime seminano speranza, sono seme di speranza. Anche le lacrime di Maria hanno generato speranza e nuova vita» (Papa Francesco, Udienza generale, 4 gennaio 2017).
Con la fede nella Resurrezione di Gesù, ringraziamo Papa Francesco che ha terminato il suo pellegrinaggio terreno, e preghiamo con lui con le ultime parole della sua lettera del 7 dicembre 2023, che scrisse al nostro Arcivescovo, Mons. Francesco Lomanto, nel suo messaggio per il 70mo Anniversario della Lacrimazione della Madonna a Siracusa:
«… sia ravvivata la fede, praticata la carità, testimoniata e suscitata la speranza. Vi sostenga la Madonna, che con voi imploro: O Vergine Maria, accompagna il cammino della Chiesa con il dono delle tue sante lacrime, dona pace al mondo intero e custodisci i tuoi figli con la tua materna protezione. Sostienici nella fedeltà a Dio, nel servizio alla Chiesa e nell’amore verso tutti i fratelli. Amen. Mentre chiedo di pregare per me, di cuore invio la mia Benedizione.»
Grazie Papa Francesco! Dal Cielo che ti accoglie tra i Santi, presenta la nostra lode e la nostra preghiera alla Santissima Trinità e prega per noi! E dai un Bacio per noi alla Madonna delle Lacrime!
Don Aurelio Roberto Russo Santuario Madonna delle Lacrime