LENTINI – Dopo un anno d’attesa, la città tutta è pronta a riabbracciare nuovamente i tre fratelli martiri Alfio, Filadelfo e Cirino, suoi patroni. E lo farà con tutto l’affetto, l’afflato, la devozione, la mobilitazione come solo in questi primi undici giorni di maggio Lentini riesce a compiere. I giorni della novena sono stati intensi, con una grande partecipazione di fedeli alle funzioni, tanto in chiesa madre -all’altare papale eretto dove le spoglie mortali dei martiri vennero seppellite-  quanto nel santuario diocesano dove la tradizione vuole che i tre fratelli originari di Vaste vennero martirizzati.

Stasera, al termine della novena in chiesa madre saranno benedetti i nastri di coloro i quali all’una di notte faranno la tradizionale “via” ai S. Martiri lungo il percorso che ha segnato il tragitto della loro carcerazione e del martirio. In verità, confermando un trend d’anni consolidato, già da giorni, a qualsiasi ora, è possibile vedere singole persone o piccoli gruppi in pellegrinaggio, scalzi o meno, con in mano il classico mazzo di fiori. Tra i momenti più rilevanti dei festeggiamenti, la processione con la reliquia del cuore di S. Alfio di stasera; domani, alle 10, la solenne e…pirotecnica uscita dalla chiesa madre del fercolo di S. Alfio che girerà tutta la città fino alle prime ore di giorno 12 quando farà rientro nella cappella adiacente l’altare papale; l’”incontro” con S. Tecla in via Etnea dove Lentini diventa “Carlentini nord”. Giorno 11 sarà l’arcivescovo di Siracusa, monsignor Francesco Lomanto, a presiedere la solenne S. Messa pontificale in programma alle ore 11, alla presenza di tutte le autorità civile e militari della città; altro momento di grande partecipazione e devozione, l’omaggio dei fedeli a S. Alfio e la benedizione alla città in programma alle 18 in piazza Umberto. Tanti, come abbiamo già anticipato, gli eventi collaterali previsti. Venerdì, Poste italiane ha curato uno speciale annullo filatelico; domenica, prevista la scopertura di una teca espositiva all’interno della chiesa di S. Giuseppe, finanziata dal locale Rotary club, mentre al Santuario diocesano sarà svelata una lapide celebrativa del quinto anniversario dell’erezione.                                      Luca Marino

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