La passione è l’energia della vita, qualunque cosa si faccia in modo appassionato fa sentire completi e felici. Proprio con la passione si forgia la personalità di Rosalia Maria Sorce, chirurgo oculista, responsabile dell’Unità Operativa semplice dipartimentale di Oftalmologia di Lentini. Nata a Lercara Friddi (Pa), si laurea in Medicina e si specializza in Oftalmologia nel capoluogo siciliano. Lavora per diversi anni a Roma, impegnata anche in ambito scientifico, si trasferisce a Siracusa in pianta stabile. A Lentini, il reparto di Oftalmologia nasce con lei nel marzo del 2012, viene ampliato sempre di più e viene reso autonomo due anni fa. È la dottoressa Sorce a formare il personale, non arrendendosi di fronte alle difficoltà e puntando a obbiettivi sempre più ambiziosi in una terra in cui si parla sempre più spesso di cattiva sanità. “I problemi non mancano, ma le potenzialità della nostra terra sono grandi, bisognerebbe gestirle con più attenzione e più umanità. Abbiamo delle belle professionalità, alcune ottime strutture e con il giusto e concreto supporto delle istituzioni si possono fare enormi passi avanti”.

La sua professionalità è riconosciuta ben oltre Lentini: persone da tutta la Sicilia, organizzate anche con pullman, si recano in reparto per essere operate da lei. Tra i tanti interventi eseguiti, due delicatissimi trapianti di cornea, effettuati lo scorso gennaio, a due ragazzi di trent’anni ipovedenti affetti da cheratocono, una patologia distrofica della cornea. Un intervento reso possibile, grazie al supporto del Centro Regionale Trapianti, della Banca degli Occhi del Veneto e della Direzione strategica aziendale. “Grazie per averci donato una nuova vita!”: questa la reazione dei due giovani pazienti, felici e increduli, rivolgendosi alla dottoressa e alla sua equipe. Ridare la vista a un uomo significa consegnargli una vita gran lunga migliore, dargli la possibilità di nuovi progetti e prospettive più luminose. “La vista è il senso più importante – dice la Sorce, sottolineando il perché della sua scelta -. Gli occhi ci mettono in contatto con il mondo esterno e sono il mezzo di comunicazione più efficace: consentono di esprimere gli stati d’animo: gioia, dolore, rabbia, desiderio, amore. Sono lo specchio dell’anima, ma non soltanto. Sono anche e soprattutto specchio del corpo, si possono diagnosticare diverse malattie osservando il fondo dell’occhio.”

La Sorce è impegnata su più fronti: è presidente della sezione di Siracusa e Delegata della regione Sicilia dell’AIDM (associazione italiana donne medico), una società scientifica, internazionale, nata nel 1921. Questa associazione tra i tanti obbiettivi si pone quello di valorizzare il lavoro delle donne in ambito medico e promuovere un approccio interdisciplinare tra le diverse aree mediche che tenga conto anche delle differenze derivanti dal genere, per garantire l’appropriatezza della ricerca, della prevenzione, della diagnosi e della cura. Importantissimo lo studio e la divulgazione della medicina di genere attraverso diversi eventi e iniziative. In programma un evento sulla prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare. Anche perché oltra alla medicina, la “cucina è la mia passione”. È infatti vice delegata per la provincia di Siracusa dell’Accademia italiana della cucina, istituzione culturale della Repubblica Italiana dal 1953.

Un messaggio per i giovani? “Dico loro di non smettere mai di credere ai propri sogni. Di sperimentarsi ogni giorno. Li invito a non lasciare la nostra Sicilia, tanto ricca di risorse, la nostra terra ha bisogno di giovani professionisti che credono nelle sue potenzialità inespresse. E poi in ultimo di donare, la donazione è un gesto che rende nobili. Ci sarebbe bisogno di eventi che promuovono la cultura della donazione. È indispensabile. Non costa nulla a chi la fa ma migliora la vita di chi la riceve, cambia il suo destino. Pochi micron di tessuto permettono di ridare la vista. Bisogna essere meno “miopi” e pensare a chi sta male quando si sta bene. Il futuro appartiene a chi sa vederlo”.

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