Il momento che viviamo, legato alle vicende riguardanti il Coronavirus, continua a farci vivere un sentimento d’incertezza che, forse, acuisce ancor di più il desiderio innato dell’uomo di ricercare la felicità.
Nazim Hikmet, il più importante poeta turco del Novecento, ricordato principalmente per il suo capolavoro, la raccolta Poesie d’amore, che testimonia il suo grande impegno sociale e il suo profondo sentimento poetico, può a mio parere venirci incontro e, se volete, confortarci con la sua poesia “Il più bello dei mari”.
Nazim Hikmet esprime con una genuinità che disarma, avanzando per negazione, l’anelito eterno dell’uomo, ossia la ricerca della felicità. L’essere umano non riesce ad appagarsi con quello che ha provato o di quello che ha vissuto, ma continua a inseguire e rincorrere il bello e ciò che potrebbe essere meglio per lui. L’esistenza dell’uomo è fatta di un raggiungimento di una sosta dopo l’altra, un successo, una conquista, un rovescio però vissuti sempre in vista di una evoluzione.
Non c’è avvenimento che possa riuscire a scalfire la fiducia in un domani che potrebbe riservarci ancora “il più bello dei mari”, “il più bello dei nostri figli”, il “più bello dei giorni”.
La scandalosa semplicità dei versi, che si intrecciano tra il passato ed il futuro, sembra rendere fruibile a tutti una riflessione di speranza per ciò che deve ancora avvenire, più, molto di più, di tante articolate, prolisse e sofisticate meditazioni.
La speranza, in questo caso, si sposa con la certezza, con una consapevole ricerca che non si ferma all’oggi.
Speranza”… una parola che oggi, più che mai, occorre riscoprire e la poesia, come spesso accade, ci aiuta a comprendere fino in fondo cosa vogliamo davvero.

“Il più bello dei mari” di Nazim Hikmet

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l’ho ancora detto.

 

Autore della foto immagine in evidenza: Dario Giannobile, ingegnere palermitano ma siracusano d’adozione. La foto è stata selezionata dall’Universities Space Research Association (Usra) ed eletta il 30 marzo come “Foto della scienza della Terra di oggi“.

Dal sito ufficiale dell’Earth Scienze Picture of the Day, che ha condiviso la foto vincitrice, inoltre si legge:  “Domani mattina presto, prima dell’alba, Marte passa a sud (0.9 gradi) di Saturno, e Giove è a soli 6.3 gradi ad ovest di questo duo luminoso. Se ti svegli presto, assicurati di dare un’occhiata”. Per maggiori dettagli sulla astrofotografia: www.dariogiannobile.com .

Il convento dei Frati Cappuccini di Sortino ospita una mostra permanente di astrofotografie di Dario Giannobile.

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