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La Provola dei Nebrodi riconosciuta DOP. E la Sicilia fa cinquina!

La Provola dei Nebrodi riconosciuta DOP. E la Sicilia fa cinquina!

Ragusano, Piacentino Ennese, Vastedda del Belice, Pecorino Siciliano… a questi eccellenti formaggi si è aggiunta la Provola dei Nebrodi. La specialità caseria è stata registrata nella GUUE L 309 del 23 Settembre 2020 e, con questa registrazione, l’Italia raggiunge il ragguardevole numero di 306 prodotti “food” ad indicazione geografica.

La Provola dei Nebrodi DOP è un formaggio di latte di vacca a pasta filata e viene prodotto secondo le seguenti tipologie: fresca, semi-stagionata, stagionata, sfoglia e con limone verde.

A seconda della tipologia assume diversa forma: la Fresca presenta la classica forma a pera e può avere o meno la testina; le altre tipologie hanno forma ovale e collo breve che si allarga in cima per consentire l’inserimento della cordicella che le lega in coppi “pennule” per farle stagionare. Anche il colore varia: dal crema della Fresca tende al giallo sempre più intenso all’allungarsi della stagionatura. Anche il peso è variabile: la Fresca è prodotto in forme da uno o due kg mentre le altre oscillano tra i due e i dieci kg e possono raggiungere i 35 cm di altezza e i 25 cm di diametro. Il periodo di stagionatura è variabile in funzione della tipologia; per la Fresca non può superare i 30 gg, mentre per le altre tipologie si va da un minimo di 30 gg ad oltre 5 mesi. La zona di produzione include diversi Comuni nelle province di Catania (5), Enna (2) e, soprattutto, Messina; nello specifico: Bronte, Castiglione di Sicilia, Maletto, Maniace, Randazzo, Cerami, Troina, Alcara li Fusi, Basicò, Capizzi, Capri Leone, Caronia, Castel di Lucio, Castell’Umberto, Cesarò, Ficarra, Floresta, Frazzanò, Galati Mamertino, Gioiosa Marea, Librizzi, Longi, Malvagna, Mirto, Mistretta, Mojo Alcantara, Montalbano Elicona, Montagnareale, Motta d’Affermo, Naso, Patti, Pettineo, Piraino, Raccuja, Reitano, Roccella Valdemone, San Fratello, San Piero Patti, S. Teodoro, S. Angelo di Brolo, Santa Domenica Vittoria, Santo Stefano di Camastra, Sinagra, Tortorici, Tripi, Tusa, Ucria. Al fine di garantire le caratteristiche organolettiche proprie della tipicità, il disciplinare di produzione impone che gli animali stiano al pascolo per almeno 240 giorni l’anno e che l’alimentazione dei bovini sia costituita per almeno il 60% da foraggio fresco di provenienza nebroidense.

Dal punto di vista storico, la Provola dei Nebrodi è uno dei più antichi formaggi di Sicilia, le cui tecniche di produzione, dopo essere state tramandate oralmente per secoli, furono descritte, alla fine del XIX secolo, dal Sacerdote Gaetano Salomone ne “Il Manuale Teorico-Pratico D’Agricoltura e Pastorizia, adattato all’Intelligenza popolare delle persone del circondario di Mistretta”.

Il territorio dei Nebrodi è ricchissimo di attrattive culturali, paesaggistiche, naturalistiche, storiche e gastronomiche e, certamente, questo riconoscimento contribuirà alla crescita turistica della zona.

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