In occasione della solennità di Tutti i Santi e alla memoria di tutti i fedeli defunti riportiamo quanto ha espresso Papa Francesco su queste particolari giornate: “Come diceva san Giovanni Paolo II, questi giorni ci invitano a volgere lo sguardo al Cielo, meta del nostro pellegrinaggio terreno. Là ci attende la festosa comunità dei Santi. Là ci ritroveremo con i nostri cari defunti, per i quali ora si eleva la nostra preghiera. Viviamo il mistero della comunione dei Santi con la speranza che scaturisce dalla risurrezione del Signore nostro Gesù Cristo”.

Sempre Papa Francesco aveva già affermato: “Siamo uniti a tutti i santi: non solo a quelli più noti, del calendario, ma anche a quelli ‘della porta accanto’, ai nostri familiari e conoscenti che ora fanno parte di quella moltitudine immensa. Oggi allora è festa di famiglia. I santi sono vicini a noi, anzi sono i nostri fratelli e sorelle più veri. Ci capiscono, ci vogliono bene, sanno qual è il nostro vero bene, ci aiutano e ci attendono. Sono felici e ci vogliono felici con loro in paradiso”.

“Il Vangelo dice beati i poveri, mentre il mondo dice beati i ricchi. Il Vangelo dice beati i miti, mentre il mondo dice beati i prepotenti. Il Vangelo dice beati i puri, mentre il mondo dice beati i furbi e i gaudenti. Questa via della beatitudine, della santità, sembra portare alla sconfitta”.

Eppure, ha aggiunto Francesco, “i santi tengono ‘rami di palma nelle mani’ (v. 9), cioè i simboli della vittoria. Hanno vinto loro, non il mondo. E ci esortano a scegliere la loro parte, quella di Dio che è Santo”.

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