La parrocchia di San Paolo Apostolo, una delle chiese più antiche dell’isola di Ortigia, guidata dal parroco  Rosario Lo Bello continua ad essere un crogiolo di iniziative  che attirano  giovani e meno giovane, l’ultima in ordine di tempo è quella del 22 febbraio relativa alla cultura della legalità. Protagonista il nuovo comandante della Compagnia di Siracusa, capitano Giacomo Mazzei  ed il luogotenente Santo Parisi Comandante della stazione Carabinieri Ortigia, impegnati in un incontro con il gruppo  denominato “Connessione studenti  Siracusa”, giovani studenti, di ispirazione cristiana, che si incontrano sia per svolgere  attività di volontariato sia per confrontarsi su tematiche  sociali e politiche. Don Rosario dopo essersi assicurato che le norme anti-covid fossero state rispettate da tutti,  ha aperto il dibattito in qualità di padrone di casa per poi passare la parola al comandante Mazzei, il quale è entrato subito nel vivo della tematica soffermandosi  sull’importanza della presenza delle forze dell’ordine sul territorio e sulla differenza  tra Carabinieri e Polizia. La prima, ha spiegato  è un’Arma che appartiene alle forze armate e dipende dal Ministero della Difesa; la Polizia, invece, è una struttura civile che dipende direttamente dal Ministero dell’Interno, naturalmente ci tiene a sottolineare il comandante  l’impegno  sul territorio è un impegno condiviso .

Chi indossa l’uniforme  di Carabiniere, sottolinea  l’ufficiale,  non svolge un lavoro, ma rende un servizio allo Stato e alla collettività ed è proprio il servizio in quanto tale a costituire un elemento sostanziale degli  ideali che animano i militari dell’Arma  e  si concretizzano nel momento in cui colui che si arruola  giura di mettere la propria vita al sevizio dei cittadini , giuramento che si rinnova quotidianamente nelle azioni e nelle scelte che orientano l’agire del Carabiniere. L’occasione ha offerto l’opportunità di parlare della nascita dell’Arma dei Carabinieri avvenuta nel 1814 ancor prima della proclamazione del Regno d’Italia, una realtà diffusa  su tutto il territorio, in quanto  i Carabinieri  rappresentano lo Stato e la sicurezza “a portata di mano“, non solo per la presenza fisica di pattuglie e caserme, ma soprattutto per la capacità di vivere e comprendere la quotidianità, e di fornire risposte concrete alle esigenze  territoriali .

Le singole comunità mostrano di percepire i reparti Carabinieri come  forma di “protezione ravvicinata” che  va oltre lo svolgimento dei compiti di polizia, per diventare “funzione sociale“. Una capacità di stare tra la gente che nel corso degli anni è diventata dialogo con la comunità, nella consapevolezza che la tutela ed il rispetto della legalità sono il fondamento della qualità della vita.
Ed è con questo spirito che l’Arma dei Carabinieri partecipa a tutte le iniziative di sicurezza promosse dalle amministrazioni locali, responsabili del governo del territorio.

L’incontro continua con il racconto del comandante sulle sue esperienze, sui numerosi viaggi che lo hanno visto impegnato sul territorio coinvolgendo i giovani presenti che sono entrati subito in empatia con il relatore, travolgendolo come  fiume in piena con le loro  domande, che naturalmente sono state  evase in modo soddisfacente. Nel corso dell’incontro il Comandante Parisi ha paragonato la Sicilia alla sua terra natale, la Puglia, similitudine apprezzata dai presenti che si sono ritrovati coinvolti dalle medesime problematiche e dal desiderio di contribuire a risolverle per ridare lustro e credibilità alla propria terra .

Credito immagine in evidenza dalla rete.

 

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