8° Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare
Si celebra oggi l’ottava Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare che quest’anno vedrà anche un forum on-line che potrà essere seguito in diretta, dalle 11.30, al link
https://www.youtube.com/watch?v=HB4na-wDIkk
Era il 2014 quando su Cammino cominciammo a parlare di spreco alimentare, quando, a parte il prof. Sgrè, eravamo davvero in pochi a farlo. All’epoca i dati erano davvero sconfortanti: lo spreco domestico, in Italia, nel 2013 ci è costato 8,7 miliardi di euro cioè lo 0,5 % del PIL. Grazie al nostro e all’altrui impegno, nel 2020 lo spreco delle famiglie è sceso ad un valore pari a 6,4 miliardi di euro, ma è ancora troppo. Sprechiamo ancora circa 0,5 kg di cibo ciascuno ogni settimana per un totale di 27 kg per ogni italiano. Facciamo meglio di altri paesi d’Europa, ma dobbiamo sforzarci ancora.
Di cosa è fatto il nostro spreco? Per il 37% di frutta fresca, per il 28% da verdure, per il 25% di aglio, cipolla e tuberi, per il 21% da insalata, per il 21% di pane fresco.
Sprechiamo perché compriamo troppo cibo, perché non sappiamo conservarlo bene, perché dimentichiamo di avere a casa quel cibo, almeno questo è ciò che rilevano le statistiche. In realtà sprechiamo, ed è un’amara considerazione, per pigrizia.
Le cipolle si stanno rovinando? Recuperiamo ciò che è ancora buono, stufiamole con acqua e olio, mettiamo in piccoli contenitori e conserviamo nel congelatore: quando ci servirà un po’ di cipolla per un soffritto l’avremo già pronta.
Le verdure e l’insalata non sono più freschissime? Prima che si rovinino, facciamo un bel brodo vegetale, mettiamolo in bottiglia e conserviamolo nel congelatore: quando la sera, in inverno, avremo voglia di una minestrina basterà scaldarlo o potremo usarlo per preparare un risotto.
La frutta comincia ad avere qualche macchia? Sbucciamola, facciamola a dadini, spolveriamola di zucchero, irroriamola con il succo di limone e poi aggiungiamola all’impasto di una ciambella o di un plum-cake per una colazione sana e golosa.
E facciamo anche un’altra cosa, la più importante: appendiamo un bel calendario grande in cucina e, ogni giorno, segniamoci sopra ciò che buttiamo e perché lo buttiamo; servirà ad imparare dai nostri stessi errori.
Lo spreco di cibo non è solo uno spreco di risorse economiche; è uno spreco del tempo che abbiamo lavorato per guadagnare quei soldi, è un’offesa alle troppe persone che vivono in condizione di insicurezza alimentare (impossibilità di accesso ad un’alimentazione regolare, completa e salubre), è un problema per l’ambiente perché aumenta i rifiuti e genera, inutilmente, emissioni inquinanti.
Così come tante gocce fanno il mare, così ciascuno di noi, con i propri gesti e comportamenti quotidiani, può contribuire a ridurre lo spreco alimentare. Noi di Cammino, con le nostre ricette antispreco, con i consigli che vi offriamo, cerchiamo di dare una mano: contattateci attraverso la nostra pagina Facebook o il nostro profilo Twitter, mandate una mail: saremo sempre pronti ad ascoltarvi e ad approfondire.
Facciamolo, adesso, insieme. E saremo, come ha insegnato il Mahatma Gandhi, “il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo”