L’Amministrazione comunale di Siracusa già prima dell’emergenza pandemica ha investito molto sulle piste ciclabili. Siracusa, rispetto a qualche anno fa, può vantare certamente un’ampia fetta di zone fruibili ai ciclisti, in quasi tutta la città.

Piste ciclabili a parte, le nuove tendenze ecologiche e le esigenze organizzative per il distanziamento sociale stanno mettendo a dura prova i pedoni: unici cittadini sprovvisti di mezzo di trasporto, bicicletta, moto, auto o monopattino.  Sono costretti a fare lo slalom tra i marciapiedi che ormai sono stati ridotti dalla comprensibile presenza di dehors, resasi oltremodo necessaria per le attività di ristorazione. Tuttavia la somma di tante “novità”  sta riducendo o peggio ostacolando il passaggio dei malcapitati pedoni. Coloro che non hanno problemi di deambulazione, riescono seppur a fatica a destreggiarsi nel caotico assembramento di arredi e veicoli futuristici di marca “eco-green”

Come se non bastasse,  i parcheggi di motociclisti e ciclisti maleducati che occupano abusivamente i marciapiedi chiude il cerchio.

Gente anziana, pedoni con borse della spesa, turisti, semplici cittadini, diversamente abili non devono essere privati di poter passare in determinate zone perché la presenza di questi arredi da bar o mezzi di trasporto impediscono il passaggio.

Si spera che la mobilità a km 0 dei pedoni non diventi un optional per qualcuno, non per tutti fortunatamente.

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