Titolo della settimana: Essi vivono di John Carpenter, 1988.

“In Inghilterra sono un regista di film horror, in Germania un autore, in America un buono a nulla ” così si definiva John Carpenter in una intervista rimasta celebre, nel frattempo proseguiva in modo coerente con il suo cinema mai banale e sempre polemico e politico.

Con Essi vivono descrive un mondo dominato da extraterrestri che controllano le menti attraverso i mass media e gli schermi che hanno invaso ogni spazio possibile con messaggi subliminali ininterrotti su bellezza, denaro e successo. In Essi vivono il maestro John Carpenter mette in guardia il mondo da Essi, che sono in mezzo a noi, si sono mischiati, amalgamati in modo che non possono essere riconosciuti ,essi possono essere tutto, un simbolo di corruzione o ancor peggio un virus che ci attacca per la propria sopravvivenza.

Come riconoscerli e come combatterli? Da un racconto di Ray Nelson,  Carpenter omaggiando i classici del passato, in primis L’invasione degli ultracorpi di Don Siegel del 1956,presenta una visione politica paranoica dove l’intero sistema di comunicazione è in mano agli extraterrestri e dove tutto, dai cartelloni pubblicitari ai giornali e oggi aggiungeremo YouTube ,social e tutto il resto è pilotato e veicolato: obbedite, spendete, non pensate.

Questa l’amara  verità che si presenta a John Nada (Pipper) indossando casualmente un paio di occhiali occultati in una chiesa abbandonata, usata come rifugio da una sacca della resistenza umana. Non a caso Carpenter affida a un componente della classe operaia la scoperta del grande complotto ai danni dell’uomo e della sua libertà. In Essi vivono troviamo di tutto, fantascienza, horror, azione per una critica profonda a una società senza valori e inquinata dai mezzi di comunicazione e dopo trentatré anni dall’uscita del film drammaticamente peggiorata e dove le nuove tecnologie e le  nuove fonti di comunicazione tendono a mutare la nostra predisposizione mentale.

Trentatré anni fa Carpenter predice la società consumistica odierna e John Nada scopre tutto attraverso degli occhiali da sole, guarda caso uno degli oggetti simbolo della moda e della pubblicità, quegli occhiali da sole che di solito servono per schermare lo sguardo o per oscurare qui invece diventani l’oggetto necessario per vedere il nemico, in un film dove la vista assume un ruolo primario e metaforico dal prete cieco  depositario della verità al protagonista che in una scena-simbolo fa a pugni con Frank per riuscire di fargli indossare gli occhiali al suo amico Frank e insieme a lui cercheranno di unirsi ad altri umani. Vi riusciranno?

Una pellicola che partendo in controtendenza dsl 1988,anni in cui l’era reganiana assurgeva ad eroi personaggi come Rocky,Rambo e il Tom Cruise di Top Gun , Carpenter affida ad uno sconosciuto vagabondo la propria ostilità nei confronti di un sistema senza valori, basata sull’arrivismo spietato, costi quel che costi a tutti i livelli. Dopo 33anni possiamo affermare che John aveva visto tutto, e insieme ad altri registi tipo Romero o Craven e altri usavano l’horror per smascherare il vero orrore. Autore di capolavori quali Fog, la cosa,1997 fuga da New York di cui consiglio l’intera filmografia, dopodiché capirete il motivo per cui oggi Carpenter è stato messo ai margini da Hollywood.  Essi vivono è una scheggia impazzita che dal 1988 arriva ai giorni nostri e si scaglia contro il consumismo imperante e la perdita dei valori del mondo Global odierno dove anche chi ci dovrebbe proteggere, la polizia o l’esercito sono strumenti in mano ai potenti per reprimere chiunque tenti di ribellarsi. Essi vivono. Loro vivono, noi dormiamo. Da non perdere.

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