Il filo d’Arianna – In cerca di genio

Grazie al rispetto delle misure di igiene necessarie in tempi di pandemia e alla campagna di vaccinazione ancora in corso nonostante mille difficoltà, si comincia a ben sperare in una “ripartenza”.

L’amministrazione comunale di Siracusa ha quindi lanciato una scommessa alla città, proponendola come capitale nazionale della cultura per il 2024.

Una scelta che ha avviato un dibattito trasversale, a volte polemico, sul ruolo della città nel prossimo futuro e sulle reali capacità della stessa di rappresentare tanto onore.

In un incontro tenuto proprio nella pentapoli, il noto scienziato siciliano Zichichi ebbe a chiedersi pubblicamente: “Vengo a Siracusa, città di Archimede, ma dove risiede oggi il suo grande genio?”

Condividendo questo interrogativo, Cammino ho voluto dare il proprio contributo alla discussione ponendo in questo numero speciale l’accento non tanto sul valore materiale di Siracusa, quanto sul capitale “umano” che la città oggi esprime: dov’è oggi la scienza di Archimede, la fede di Lucia,  fino ad arrivare ai tempi più recenti, dove trovare l’agonismo di Maiorca e Lo Bello, quali nuove opere possono paragonarsi alle anche vestigia greche?”.

Interrogativi, questi, che a nostro avviso è necessario sbrogliare prima ancora di assumere qualsiasi corona, altrimenti si rischia che nel corso delle processioni il bambino, con la forza della sua innocenza, gridi: “Il re è nudo”.

 

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