Quando si sale in mansarda, facendo attenzione, l’emozione fa battere più forte il cuore. Un intero piano dell’abitazione in via delle Provincie è stato trasformato in una piccola Betlemme. Un presepe di speranza per le famiglie di Carlentini e per le famiglie di tutto il mondo realizzato per la prima volta all’interno di un appartamento per trasmettere speranza alla fine di quasi due anni cosi drammatici e crudeli è sorto un presepe.

Lo hanno realizzato i coniugi Antonella Incardona e Corrado Magnetti, collezionisti di presepi d’arte e appassionati di presepi – da bambino, circa 60 anni fa, avevo vinto un presepe in terracotta – cosi è iniziata la passione di Corrado che poi da sposato ha trasferito alla moglie. Oltre sessanta metri quadrati di estensione per una vera e propria opera d’arte curata in ogni dettaglio non solo come forme, figure e materiali ma soprattutto come senso dell’identità cristiana. Con 113 statuine realizzati dall’artista calatino Vincenzo Velardita, che la famiglia Magnetti ha acquistato anno dopo anno, pezzo dopo pezzo. A realizzare il presepe che rimarrà in modo permanente oltre ai coniugi Magnetti ha partecipato lo scenografo e appassionato presepista Vito Sammatrice. Tutto sembra così realistico che dopo qualche minuto si dimenticano le preoccupazioni e gli impegni della vita quotidiana e ci si immerge in un’atmosfera magica, quella della natività e dei significati che la nascita di Gesù continua a rappresentare in ogni angolo del mondo superando steccati ideologici, culture e toccando anche il cuore di chi si professa non credente. “La fede che ci spinge a realizzare questo presepe e ogni anno cerchiamo di aggiungere qualche particolare – spiegano entusiasti i coniugi Antonella e Corrado Magnetti – per me e la nostra famiglia è una gioia ospitare tutte le persone che vogliono vedere il presepe e la porta di casa nostra è sempre aperta”.

Il presepe verrà inserito in una via ideale di presepi che parte da Carlentini per attraversare Lentini, Chiaramonte Gulfi, Ragusa, Modica e Scoglitti. Davvero un’esperienza da vivere tra una grande città del tempo, i locali dei pastori e degli artigiani, la luce del fuoco, l’acqua che sgorga e molto altro. Nulla è lasciato al caso, perché quando la Fede è così forte realizzare un presepe diventa un’esperienza scandita dalla gioia di vivere e di trasmettere importanti e consolidati valori. Tra i visitatori la giornalista Paola Springhetti, docente della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università Salesiana di Roma, l’arcivescovo emerito dell’arcidiocesi di Siracusa Salvatore Pappalardo e il presidente del Lions club di Lentini Angelo Lopresti.

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