Titolo della settimana: La vita è meravigliosa, 1946 di Frank Capra.
“Quando suona una campana un angelo, metto le ali “. Se si dovesse scegliere un solo titolo a rappresentare il natale, non esisterebbero dubbi :La vita è meravigliosa. Il regista siculo -americano, vincitore durante la sua carriera di ben tre premi oscar, regala uno dei massimi capolavori di tutti i tempi, film che assomiglia a un racconto di Dickens e ci pone un dubbio: la vita è meravigliosa o è sempre in bilico?
Vedere questo film, e su questo punto non esistono dubbi, è un obbligo. Capra riesce con la sua abilità a fondere diversi generi e dirige una pellicola che, a mio modo di vedere, in mani sbagliate sarebbe stata una delle tante piacevoli commedie e nulla più. L’onesto e sfortunato George Bailey,Jimmy Stewart, sin da bambino ha voglia di viaggiare e scoprire il mondo, ma si trova costretto a rimanere nella sua cittadina di Bredford Falls, insieme a Zio Billy, la “Bailey Corporation e mutui”, cercando di evitare di farla cadere nelle grinfie del cinico e avaro capitalista Henry Potter, ma alla vigilia del natale. ..un avvenimento fa’ precipitare George nello sconforto e decide di suicidarsi.
Così il suo angelo custode, ma di seconda classe, Clarence, è costretto a recarsi precipitosamente sulla terra, per cercare di salvarlo e guadagnarsi finalmente le sue ali? Facendo toccare con mano a George cosa succederebbe ai suoi cari, agli amici e all’intera cittadina se lui non sarebbe mai esistito. Ed è proprio in questo istante che inizia un film nel film, quello che rende il medesimo geniale e ancora oggi in grado di sbalordire e dove la visione di una vita senza George assume le sembianze di un incubo ad occhi aperti, che anche noi spettatori siamo costretti a vivere.
Pellicola che nel corso degli anni in molti hanno provato a riproporre o imitare, ma senza mai avvicinarsi all’opera di Capra, perché come ha detto Robert Stark, uno dei massimi esperti di cinema, “Frank Capra non è l’unico regista del film, l’altro è Dio“. Oltre al monumentale Jimmy Stewart, nel cast Donna Reed,Lionel Barrymore, Thomas Mitchell e Ward Bond. Film citato e omaggiato da Spielberg, Zemeckis, Dante e ancora oggi considerato tra le cento pellicole più importanti del cinema americano e, manco a dirlo, conservato nella biblioteca del congresso USA.
Francesco Rosario Capra, nato a Bisaquino, provincia di Palermo, in una famiglia umile e numerosa, con i suoi film a cavallo tra gli anni 30 e 40 ha saputo tenere alto il morale di una nazione che tra la crisi del 29 e la seconda guerra mondiale attraversava un momento delicato, contribuendo in modo determinante a fare di Hollywood la fabbrica dei sogni. Frank Capra è stato ed è ancora oggi l’esempio che la vita può essere meravigliosa, ovvero … quando le vite “fantastiche” sono meravigliose!
Buona visione e buon capodanno.