La vera pace, è un dono divino, cercato con cuore sincero

«Affréttati, non tardare, Signore Gesù: la tua venuta dia conforto e speranza a coloro che confidano nel tuo amore misericordioso»: questa è forse una delle più belle preghiere del rito romano. Si tratta dell’orazione colletta del 24 dicembre, e in essa possiamo trovare gli auguri più autentici e genuini per celebrare il Santo Natale del Signore: conforto, speranza, fiducia nell’amore e nella misericordia di Dio. Di questo ha urgente necessità il mondo, per riacquistare da Dio nuovo vigore nel lottare contro le ansie, le angosce, le agitazioni e le afflizioni che serpeggiano nella nostra povera umanità, spesso sfiduciata e depressa.

Il Vangelo della Messa nella Notte Santa descrive così il contesto sempre attuale dell’Evento che celebriamo a Natale: «Si compirono per Maria i giorni del parto» (Luca 2,6b). In Maria, che ci precede e rappresenta il nostro dove essere, anche per l’intera umanità redenta giunge il compimento delle lancinanti doglie di questa esistenza spesso sofferta, come annuncia la seconda lettura della stessa Messa: «è apparsa la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini» (Tito 2,11).

Soltanto la grazia divina, che ci salva, garantisce che i migliori auguri natalizi verranno soddisfatti, raggiungendo l’esito che supera ogni desiderio e proposito. Spesso si associa alle formule augurali di queste feste anche l’auspicio della tregua dalle armi e dalla violenza, affinché scompaia definitivamente dalla terra l’orrore della guerra, inaugurando un tempo di pace. È senza dubbio un desiderio sempre legittimo, peraltro intonato al duplice richiamo che incornicia il Vangelo della Notte di Natale, il quale inizia con l’indicazione cronologica riferibile alla pax augustea e si conclude col più esplicito inno della laus angelica: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli, e pace in terra agli uomini che Egli ama» (Luca 2,14). Sarebbe ingenuo supporre tuttavia che tale pace corrisponda meramente alla periodica (e ahimè sempre provvisoria) soluzione dei conflitti bellici nel corso della storia. La vera pace, piena e duratura, verrà soltanto riconoscendo che essa è un dono divino, cercato con cuore sincero e conseguito per mezzo della fede, come invoca un antico testo natalizio bizantino: «Dio della Pace, Padre delle Misericordie, Tu ci hai inviato l’Angelo del tuo gran consiglio per donarci la Pace: guidàti alla Luce della tua conoscenza, noi ti glorifichiamo, Amico degli uomini».

Buon Natale a tutti!

  • Nella immagine in evidenza: Papa Francesco a Greccio – Nel 2023 ricorre l’ottocentesimo anniversario del presepe di san Francesco
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