Le lettrici e i lettori che seguono Cammino da più tempo sanno bene che spesso mi sono occupata di contrasto allo spreco alimentare e che il 5 Febbraio di ogni anno hanno sempre trovato, su queste pagine, un mio pezzo a celebrare la Giornata Nazionale per la Prevenzione dello Spreco Alimentare.

Quest’anno sono in ritardo e lo sono volutamente perché ho scelto di celebrare questa giornata provando, per voi, una app anti spreco finalmente attiva anche nella nostra città. Si tratta di “Too good to go”(troppo buono per gettarlo) una app che consente agli iscritti di acquistare l’invenduto alimentare ancora buono a prezzi scontati consentendo, quindi, per un verso di contribuire a ridurre lo spreco alimentare, per l’altro a risparmiare sulla spesa per la famiglia.

Il funzionamento è assai semplice: si scarica sullo smartphone la app da Google Play o da App Store , ci si registra con un indirizzo e-mail e poi si comincia a fare acquisti! Basta indicare, nel nostro caso, Siracusa o, se vogliamo essere ancora più precisi, anche la propria posizione e la app fornirà l’elenco degli esercizi convenzionati. Si sceglie il preferito e si prenota una “magic box” a prezzo scontato da ritirare nell’orario indicato dall’esercizio stesso. Nella magic box troveremo prodotti diversi a seconda della tipologia commerciale; sono presenti supermarket, ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie, take-away, fornai, pizzerie e rosticcerie. Insomma la scelta non manca. Io ho acquistato la magic box di un supermercato vicino casa: valore commerciale 20 euro circa, ho pagato € 4,99. Un bel risparmio, direi! La mia magic box conteneva: 1 vaso di yogurt da ½ kg , un formaggio spalmabile, 2 hamburger vegetali, 1 kg di pomodori per salsa, 1 scatola di torroncini, 4 cespi di insalata lollo e 2 cespi di radicchio rosso di Treviso. Tutti prodotti ottimi, un paio vicini alla data di scadenza ma comunque con diversi giorni di vita residua. So già cosa vi state chiedendo: ma se sono buoni perché non li vendono normalmente? Possono esserci diverse ragioni: il consumatore vuole l’aspetto perfetto, magari c’è una foglia un po’ ammaccata nel cespo d’insalata e il prodotto perde valore commerciale oppure il negoziante si rende conto di aver ordinato in eccedenza allora preferisce scontare piuttosto che buttare. A casa mia, lo yogurt è finito subito: un po’ a colazione, un po’ in una ciambella (che sarà la colazione dei prossimi giorni), un po’ nella preparazione del pollo biryani (ebbene sì, ogni tanto mi piace cucinare indiano); col pomodoro ho preparato la salsa fresca che condirà la pasta domani, burger vegetali e formaggio spalmabile sono stati consumati da mio figlio ( che ha un’alimentazione da sportivo)  fra pranzo e cena insieme a parte dell’insalata; quella rimasta, ben lavata, asciugata e avvolta in un canovaccio pulito (modalità nonna), è pronta per essere tagliata e condita e sarà il contorno al secondo di domani. I torroncini, che hanno una vita residua di un paio di mesi, sono in dispensa e accompagneranno un calice di passito da bere con gli amici.

Sebbene negli ultimi anni gli italiani siano diventati assai più bravi di prima, tuttora, dati 2021, ciascun italiano getta nella spazzatura 529 grammi di cibo ogni settimana, ossia 27,5 kg l’anno ciascuno per un valore in euro di 6 miliardi e 403 milioni. Nel mondo viene annualmente sprecato circa 1/3 del cibo prodotto:  basterebbe solo ¼ di ciò che viene sprecato per sfamare tutte le persone denutrite o malnutrite del mondo. E non solo! Lo spreco alimentare contribuisce in modo significativo al cambiamento climatico in quanto, a livello globale, è responsabile di immissioni di gas serra per quasi 5 miliardi di tonnellate.

Fermare lo spreco alimentare è, dunque, un dovere per ciascuno di noi. Questa app, che a un anno dal lancio italiano ha già salvato 6 milioni di pasti, può darci una mano e, come sempre, potete contattarmi per consigli, ricette o altro attraverso la nostra pagina Facebook @camminogiornale  . Vi risponderò!

Vi conosco bene, so che non rimarrete insensibili al tema. Insieme possiamo!

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