“Sono molti i volti che ho incontrato lungo il mio cammino terreno e ogni volto è impresso nella mia mente e nel mio cuore”
Come nella vicenda di fra Giuseppe Maria da Palermo, morto a soli 22 anni, per Sortino un ultimo triste abbraccio ad un suo figlio: fra Vittorio Cesare Midolo, sacerdote professo dell’ordine dei frati minori cappuccini. Dopo il primo funerale, svoltosi mercoledì mattina ad Augusta, la salma è stata trasferita nella chiesa dei padri cappuccini a Sortino. Un fiume di gente si è recata a dare l’ultimo saluto al giovane sacerdote scomparso prematuramente all’età di 38 anni. Mercoledì sera si è svolta una veglia di preghiera, molto partecipata. Alle ore 9.00 di giovedì mattina, la salma è stata trasferita in chiesa madre per il solenne rito funebre, alla presenza di numerosi sacerdoti e fedeli. La celebrazione eucaristica è stata presieduta dal Ministro provinciale fra Pietro Giarracca. Nel Vangelo proclamato durante la messa, i discepoli, dopo la morte di Gesù, sconcertati camminano verso Emmaus e un viandante si accosta e prosegue con loro. Tristi e delusi per la perdita dell’amico caro, – come noi per la perdita di fra Vittorio – ha detto il celebrante, i discepoli si mettono in cammino con uno sconosciuto, che è il Cristo. E quando Egli fa cenno di voler proseguire, i discepoli lo invitano a rimanere con loro, poiché è sera e il giorno è al tramonto. Nel nostro cuore è sera, ma il Signore Gesù cammina con noi, e la certezza della risurrezione non viene meno. “Il cammino dell’uomo è fatto di molti passi e ogni passo è custodito dalla Relazione con Dio e con i Fratelli. Sono molti i volti che ho incontrato lungo il mio cammino terreno e ogni volto è impresso nella mia mente e nel mio cuore”(Tes. Sp.). Viandante come i discepoli, fra Vittorio nel suo breve seppur intenso cammino ha saputo custodire la relazione con Dio e i fratelli, e anche se noi non vedremo più il suo corpo, “Egli sparì dalla loro vista”, vive nei nostri cuori.