Un’altra giornata di conflitto e scontri. Sullo sfondo  l’emergenza profughi, cittadini  che cercano di mettersi in salvo e lasciare i territori diventati campo di battaglia. Tentativi resi più difficili dalla a causa della chiusura degli spazi aerei e dall’accerchiamento delle città da parte dei carri armati russi  . La macchina della solidarietà e dell’accoglienza  si sta attrezzando anche in Italia  per accogliere l’ondata di cittadini ucraini in fuga dalla guerra.  Sono migliaia le mamme e i bambini  che a seguito all’ attacco della Russia nei confronti dell’Ucraina, fuggono nei paesi vicini  in cerca di asilo. ”Non possiamo voltare la testa , né fingere di non vedere cosa sta succedendo in Europa, dobbiamo fare tutto quanto è nelle nostre possibilità” Questo in sintesi il messaggio del sindaco di Priolo Gargallo Pippo Gianni  all’ Associazione Nazionale dei Comuni Italiani,  un’associazione senza scopo di lucro, nata nel 1901 alla quale  aderiscono circa 7.300 comuni italiani.

Un messaggio che propone di accogliere le famiglie ucraine dando loro ospitalità, accoglienza, conforto nella speranza che si arrivi presto ad una soluzione pacifica. Sarebbero così circa  15.000 famiglie a trovare un po’ sollievo e di speranza, lontane dalle bombe e dai carri armati. Come sappiamo sono tanti i comuni e le comunità che si sono attivate con iniziative di vario genere per accogliere chi scappa dalla guerra. Sono tanti i Comuni, compresi quelli  siciliani, che  hanno attivato sistemi di accoglienza per i profughi, così come sono tanti i comuni che aperto  e-mail ben precise negli i uffici  competenti per accompagnare e facilitare le pratiche per favorire i ricongiungimenti  o per  mettere in collegamento i profughi con le associazioni con privati cittadini che, in alcuni casi, hanno già espresso la loro disponibilità per accoglierli. Il dolore per quanto avviene non può lasciarci indifferenti

 

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