Si è svolta nella Sala Consiliare  del Palazzo Municipale di Francofonte domenica 27 marzo  la XXXVI Assemblea Provinciale dell’Associazione Volontari Italiani del Sangue, dove Dirigenti  associativi, autorità  presidenti di  sezioni comunali, donatori  e delegati  si sono ritrovati per l’annuale appuntamento. Il presidente provinciale Paolo Formica dopo i saluti è entrato  nel vivo dell’assemblea, ha fatto il punto della situazione su alcuni parametri fondamentali come la forza associativa, il numero delle donazioni effettuate nel corso del 2021, i dati del bilancio associativo relativi all’anno appena trascorso e sulle sfide strategiche da mettere in atto per continuare a garantire efficienza e accessibilità alla donazione

Ha fatto presente che sebbene il 2021 sia stato un anno meno difficoltoso rispetto a quello precedente e  nonostante il perdurare della pandemia da Covid 19, che  ha determinato  un calo di 94 unità rispetto al 2020, si è avuto però un  incremento delle donazioni di Plasma e Aferesi, consentendo la tenuta della donazione senza venir meno alle aspettative riuscendo a garantire le richieste avanzate dall’azienda sanitaria per ottenere questo risultato ha contribuito la rete delle  Avis comunali del territorio che ha continuato a sostenere le attività, stando vicina ai donatori, sollecitandoli periodicamente alla donazione e contribuendo affinché  l’accesso alla donazione fosse  ordinato e sicuro. Se qualche carenza c’è stata non va dimenticato che si trattava di un’emergenza completamente inattesa, che soprattutto nella fase iniziale ha colto tutti impreparati . Grande merito va dato alle Avis Comunali che durante la pandemia,  anche a costo di sacrifici personali, hanno  fatto il possibile per rendere  funzionali ed accoglienti le loro sedi e per  stare vicini ai donatori.

La diminuzione delle donazioni  è stata causata dalla pandemia, dall’aumento dei casi di positività al Covid,  ma anche al mancato svolgimento di alcune sedute di raccolta dovuta alla carenza di medici, infermieri e altro ancora , problema  che si dovrebbe risolvere al più presto  grazie alla decisione presa durante la riunione del 14 marzo scorso durante la quale i presidenti delle Avis Unità di raccolta hanno approvato un incremento di risorse da destinare per il personale medico e infermieristico. L’Avis provinciale  nel 2021, così come altre Avis Comunali sempre a causa del Covid 19  non ha potuto svolgere  le manifestazioni programmate per favorire la divulgazione delle donazioni, che negli anni passati aveva  fatto registrare un sostanziale incremento delle donazioni .

“Nonostante la situazione d’emergenza  che stiamo ancora affrontando – ha commentato il presidente Formica – l’Associazione è stata vicina ai donatori sollecitandoli periodicamente alla donazione e contribuendo affinché  l’accesso alla donazione fosse  ordinato e sicuro”.

A questo risultato ha contribuito la rete delle  Avis comunali del territorio che ha continuato a sostenere le attività, stando vicina ai donatori, sollecitandoli periodicamente alla donazione e contribuendo affinché l’accesso alla donazione fosse  ordinato e sicuro.

In attesa di poter tornare alla normalità, l’Associazione continua a confrontarsi quotidianamente con l’evolversi della situazione sanitaria e con le normative di riferimento per garantire tutta la sicurezza possibile ai donatori, ai collaboratori e ai dipendenti. La pandemia purtroppo ha ridotto il contatto con le persone, che determinava un’occasione per promuovere, i valori ed il messaggio della donazione.  Nonostante l’azione  dell’AVIS sia ampiamente apprezzata sul territorio bisogna mettere in atto delle strategie per avvicinare i giovani alla donazione perché il calo che si evidenzia da qualche anno non adducibile solo alla pandemia, ma anche all’invecchiamento della popolazione e contestualmente ai giovani tra i 18 e i 25 anni che  per motivi  di studio o di lavoro si allontanano dalla Sicilia,per cui viene a mancare il ricambio generazionale. Si evince quindi la necessità di investire sulla nuova generazione, che dovrà diventare un punto di riferimento non solo per il futuro , ma anche per il presente. Dopo aver ringraziato tutti coloro che a titolo gratuito collaborano attivamente  in seno alle Avis la parola passa al dottor Dario Genovese, primario del Centro Trasfusionale dell’Ospedale “Umberto I” che ha sottolineato alcuni aspetti relativi all’emergenza, alle donazioni e al sistema trasfusionale.

“La strada è ancora lunga – sostiene il dott. Genovese  – e bisogna fare ancora tanto anche in previsione dell’arrivo dell’estate che in genere determina un calo delle donazione. Tutti noi come cittadini responsabili siamo chiamati ad un grande impegno: star bene per poter  aiutare gli altri a star bene”.

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