Gli aumenti del costo dell’energia elettrica e del gas erano già stati annunciati da settimane. A risentire dei rincari sono sia le famiglie sia le attività produttive. Alla base degli aumenti ci sono sia il costo delle materie prime, i costi delle aziende che producono energia, la crisi dettata dalla pandemia e la guerra russo-ucraina.

Il costo del gas sui mercati internazionali ha inciso pesantemente sui consumi.

Che fare per fronteggiare la crisi? Tutti i Paesi puntano sul risparmio energetico e su energie rinnovabili.

L’Italia con il decreto Aiuti bis ha proibito la modificazione dei contratti in modo unilaterale da parte dei gestori di energia, con qualche eccezione. Il contratto stipulato deve essere attenzionato per evitare di incorrere in sanzioni.

Allo stato attuale il risparmio energetico sembra essere la via preferenziale scelta dal Governo. Il Ministero della Transizione Ecologica (MITE) ha realizzato il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale.

Le misure puntano ad un comportamento più virtuoso dei consumi. La riduzione dei tempi di accensione e del livello di temperatura interna degli edifici dovrebbe consentire un risparmio considerevole.

Le misure non riguardano gli utenti sensibili ovvero ospedali, case di cura e RSA.

Tutte le città dovranno organizzarsi per ridurre sensibilmente gli sprechi di energia.

A Siracusa, per esempio, gli impianti energivori sono numerosi. L’illuminazione pubblica potrebbe beneficiare di un controllo più accurato. Fino a domenica scorsa, in alcune zone della città, gli impianti di illuminazione pubblica restavano accesi ininterrottamente giorno e notte, con un quantitativo notevole di energia elettrica consumata. Proprio nel periodo estivo, si sarebbe potuto risparmiare molto.

L’illuminazione pubblica, il surriscaldamento degli uffici pubblici, lo spreco delle risorse energetiche dovrebbero essere attenzionati, affinché si eviti lo spreco di risorse pubbliche e private.

Il comportamento virtuoso deve essere praticato sia dai cittadini sia dalla Pubblica Amministrazione, affinché si prosegua verso la stessa direzione che porta ai benefici comuni

Certo, una domanda aleggia nell’aria? Ma il risparmio energetico familiare, più che le tasse, dovrebbe svolgersi in modo proporzionale o progressivo secondo il reddito e/o il numero dei familiari?

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