Ho conosciuto Salvatore Maiorca nel febbraio del 1977, quando da Cremona venni a vivere ed a lavorare a Siracusa. 

Con lui ho vissuto tante esperienze, innanzitutto nell’INPS provinciale e poi pure nelle locali realtà giornalistiche. 
In particolare, per diversi anni,  con lui sviluppai un intenso confronto di idee nel progettare i numeri del periodico “Prospettive” della Camera di Commercio, spesso assieme al caro e indimenticabile collega giornalista Giuseppe Aloisio
Lui apprezzo’ e condivise numerosi miei servizi giornalistici, proponendomi periodicamente il rinnovo dell’impegno su “Prospettive“, per una comunicazione fortemente legata alla crescita del Territorio siracusano. 
Anch’io apprezzai molto il suo professionale intuito per la effettiva rilevanza della notizia o dell’evento. 
Al riguardo, notai facilmente che non aveva certamente un atteggiamento di compromesso con le fonti degli eventi, anzi era spesso rigorosamente critico e ricercava attentamente pure i dettagli delle informazioni acquisite. 
Incoraggiava alla correttezza informativa senza indulgere verso alcuna superficialità. 
Il suo storico e quotidiano impegno nel giornale “La Sicilia” metteva in evidenza uno stile particolare che lo distingueva: si individuava, infatti, l’autore del pezzo di cronaca, prima ancora di leggerne in calce la firma. Così pure nei suoi successivi scrupolosi servizi nell’altra testata locale di “Libertà-Sicilia“. 
Dispiace molto la sua scomparsa terrena perché da tempo era divenuto un personaggio della Siracusa pensante e socialmente impegnata.
Per me, in particolare, Salvatore Maiorca era anche un prezioso compagno di amichevoli gruppi siracusani che condividevano l’affettuoso e costruttivo incontro per una migliore Società siracusana. 
Mi trovo fuori Siracusa ma, assieme al Direttore, alla Redazione e a tutti i giornalisti diCammino”, mi unisco al grande dolore dei familiari e degli amici.
 Con commozione.
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