Titolo della settimana: Una poltrona per due di John Landis, 1983.
Può un mendicante senzatetto e truffatore trasformarsi in agente di borsa e un uomo onesto in un miserabile pronto a tutto? Uno dei classici del Natale, senza se e senza ma, di cui si è perso lo stampo, da vedere e rivedere sempre sotto l’albero, gentile regalo di quel genio di John Landis. Philadelphia in pieni anni 80. Due avidi miliardari senza scrupoli, i fratelli Mortimer, fanno una scommessa, a dir poco crudele, scambiare i ruoli Trail loro agente di borsa, Louis Winthorpe lll e un senzatetto truffatore Billie Ray Valentine. L’incrocio tra i due darà il via a una serie di avvenimenti destinati a cambiare i destini dei due e non solo.
Una poltrona per due è una favola divertente, pungente e cattiva al punto giusto, con spruzzate alla Frank Capra, dove Landis non le manda a dire con stoccate contro capitalismo e razzismo, che insieme alla corruzione a tutti i livelli, ieri come oggi, Quatar docet, la fanno da padrone. Sceneggiatura ad orologeria, si inizia sulle note di Mozart e il film diventa una sinfonia dall’inizio alla fine con attori in stato di grazia, Dan Aykroyd , Eddie Murphy e, qua sono di parte, una delle attrici della mia vita, James Lee Curtis, che proveniente dalla scuderia Carpenter, dimosta che nessun ruolo in carriera gli è precluso. Musiche di Elbert Bernstein e fotografia calda e anni 80 di Robert Painter. Se a quasi 40 annidi distanza viene trasmesso ogni anno in TV con ottimi ascolti non è un caso e un motivo pur ci sarà. Volete saperlo ? E’ un Capolavoro. Buona visione.