E’ stato il sindaco di Siracusa Francesco Italia, nella sua veste istituzionale di Presidente dell’INDA, ad aprire la conferenza stampa del  58.mo ciclo di Rappresentazioni classiche. Nell’occasione, ha presentato  la nuova Sovrintendente dell’INDA Valeria Told, nominata pochi giorni addietro dal ministro della cultura Gennaro Sangiuliano.

Le novità di questa edizione sono innanzitutto l’accresciuto numero di produzioni, che passa da tre a quattro spettacoli, e una tournèe di alcune rappresentazioni che verranno messe in scena in alcuni “teatri di pietra” (Pompei, Ostia, Verona, Benevento.e uno spettacolo al teatro Arcimboldi di Milano).

Valeria Told

La prima opera messa in scena, a partire dall’11 maggio sarà “Prometeo Incatenato” di Eschilo, per la regia di   da Leo Muscato, al suo esordio al Teatro Greco, e sarà in scena fino al 4 giugno. Il dio del fuoco, Efesto, inchioda a una roccia il ribelle Prometeo, sotto l’occhio vigile di Cratos (che simboleggia il Potere) e Bia (la Forza). Prometeo viene punito per avere fatto dono agli uomini del fuoco. Le Oceanine, Oceano ed Io, tentano di portargli conforto e consiglio.   Prometeo  però conosce un segreto che potrebbe causare la disfatta del potere olimpico retto da Zeus. Zeus invia il dio Ermes per estorcere il segreto a Prometeo, ma egli non cede e per questo viene scagliato, insieme alla rupe a cui è incatenato, nel Tartaro, un burrone senza fondo. Prometeo diventa il simbolo della ribellione contro il potere tirannico, che però soccombe di fronte alla necessità impersonata da Zeus. Il regista Muscato ha ambientato la tragedia in un   sito industriale abbandonato, ove la natura è scomparsa. Prometeo è incatenato ad una ciminiera e rappresenta il degrado. Il regista vede in questa rappresentazione il tema del progresso umano e tenta di metterlo in scena in modo attuale, ma con assoluta fedeltà al testo originale di Eschilo. Gli interpreti principali sono   Alessandro Albertin , nel ruolo di Prometeo , Silvia Valenti (Bia), Davide Paganini (Kratos), Michele Cipriani (Efesto), Alfonso Veneroso (Oceano), Denise Ozdogan (Io), Pasquale Di Filippo (Ermes).

Al regista Federico Tiezzi è stata affidata la Medea di Euripide  (dal 12 maggio al 24 giugno), interpretata da Laura Marinoni, alla settima presenza sul colle Temenite. La trama, per sommi capi, vede Medea che si innamora  di Giasone,  giunto nella Colchide insieme agli Argonauti alla ricerca del Vello d’oro, e ne diviene la sposa. Dopo alcuni anni, giunti a Corinto, dove Giasone  abbandona Medea  per Glauce, figlia del re Creonte, Medea viene esiliata da Creonte. Decide allora di vendicarsi e dopo avere inviato a Glauce doni avvelenati, che uccideranno lei e il padre, Medea uccide i figli e nega a  Giasone   perfino i loro corpi, portandoli con sé sul carro del Sole, verso Atene. Il regista ha spiegato di vedere   il gesto omicida di Medea come punto di partenza di un percorso, e la stessa tragedia come origine del dramma borghese. Un’altra innovazione introdotta  nella messa in scena è il ruolo del nunzio, affidato ad una donna, per esplorare il punto di vista femminile. Altri interpreti sono: Debora Zuin (Nutrice), Riccardo Livermore (Pedagogo), Roberto Latini (Creonte), Alessandro Averone (Giasone), Luigi Tabita (Egeo), Sandra Toffolatti (Il Nunzio).

La terza produzione  è la commedia di Aristofane  “La Pace” (in scena dal 9 al 23 giugno), che viene rappresentata per la prima volta a Siracusa,   affidata alla regia di Daniele Salvo. Il regista ha definito l’opera  “un testo originalissimo, visionario, sorprendente, spiazzante e perturbante, e ad oggi le parole di Aristofane appaiono   profetiche ed illuminanti.” Il vignaiolo Trigeo  vuole  cavalcare uno scarabeo  fino all’Olimpo per chiedere a Zeus che cessi la guerra. Ci riesce e apprende da Ermes che il gigante Guerra ha rinchiuso la dea Pace in una caverna e si prepara a triturare in un mortaio le conflittuali città greche. Riesce a liberare Pace e insieme a lei anche  Opora (dea dei frutti) e Theoria (dea delle feste) . La commedia si conclude con una festa finale, in una Atene pacificata che vede le nozze di Trigeo e Opora. Nel cast Giuseppe Battiston (Trigeo), Massimo Verdastro (Ermes/Ierocle), Simone Ciampi (Servo di Trigeo I), Martino Duane (Servo di Trigeo II/Aristofane), Jacqueline Bulnés (La Pace), Gemma Lapi (Opora), Federica Clementi (Theoria).

Infine, per soli quattro giorni, dal 29 giugno al 2 luglio,sarà rappresentato uno spettacolo messo in scena da Giuliano Peparini, su libretto di Francesco Morosi, “Ulisse. L’ultima odissea”, con Giuseppe Sartori nel ruolo principale. In scena anche ballerini e acrobati, per una performance che vedrà insieme recitazione, musica (affidata al gruppo musicale Reuben and the Dark) , danza e altro ancora. Ancora lontano dalla sua Itaca, bloccato in un luogo da cui non riesce a partire, a Odisseo non restano che il ricordo e il racconto.  Il regista ha raccontato che tutto si svolge in un aeroporto, dove 100 viaggiatori sono bloccati per una notte. Aiutato da un cantore e incalzato dal  coro di viaggiatori, Odisseo narra i suoi straordinari viaggi. Nel cast: Massimo Cimaglia (il Barbone), Giulia Fiume (Penelope), Alessio Del Mastro (Telemaco), Giovanna Di Rauso (Circe), Gabriele Beddoni (Argo/Un barbone dell’aeroporto).

Laura Marinoni

Le quattro opere rappresentate vedranno alternarsi sul palco 200 artisti, e in ogni rappresentazione sono presenti gli allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico dell’INDA. E’ stata inoltre annunciata dal Consigliere Delegato Marina Valenzise  un’edizione da record del Festival Internazionale del Teatro classico dei giovani a Palazzolo Acreide che quest’anno coinvolgerà tremila studenti da 103 licei e i gruppi teatrali di sei atenei. Nel corso della conferenza è stata presentata la sovrintendente Valeria Told, altoatesina, che si è detta piacevolmente sorpresa della calda accoglienza riservatale in questi  primi giorni dai siracusani. Senza dilungarsi in convenevoli di circostanza, ha elencato quali saranno i principi cardine del suo operato: il rapporto col pubblico, la qualità artistica e la sostenibilità finanziaria. Dotata di una naturale empatia, ha dato subito l’impressione di una persona capace, dotata di una visione ampia e un piglio deciso, e si è detta desiderosa di instaurare sinergie col pubblico, con gli imprenditori, con i politici, nel superiore interesse di portare sempre più in alto l’INDA e le sue attività.

Condividi: