Grazie, Gianni, per le ‘orme’ lasciate
La sala “Mons. Baranzini” del centro convegni del santuario della Madonna delle lacrime piena di gente fino alla fine della presentazione dell’ultima opera di Gianni Failla, “Orme di Cammino” edito per i tipi di “Istina edizioni”, non testimonia solo la stima, l’amicizia di tanti nei confronti dell’autore ma soprattutto l’attenzione con la quale gli scritti di Gianni sono letti, meditati, elaborati quando sono pubblicati dalle colonne di “Cammino” nella sua edizione cartacea o nelle pagine di quella web. Uomini e cose, fatti, vicissitudini, tutto ancorato nella sfera del contesto siracusano e\o diocesano, da oltre sei lustri non sfuggono alla penna attenta di Gianni Failla, capace con il suo scrivere fluente, puntuale, discreto -sempre arguto!- di fare informazione al servizio della verità.
E’ quanto nella sua presentazione, dopo gli interventi del direttore responsabile di “Cammino” Orazio Mezzio e di Mirella Roccasalva Firenze in rappresentanza dell’editore, ha sottolineato il professore Marco Fatuzzo che ha messo in evidenza come il lavoro di Failla sia nel solco della migliore pubblicistica d’ispirazione cattolica, quella della tradizione ma anche quella auspicata da Papa Francesco. Al termine della presentazione, l’autore ha ricordato alcuni tra coloro che sono i protagonisti degli scritti di “Orme di Cammino”, esempio di umanità verace, di testimonianza cristiana, di vita sempre meritevole di essere vissuta o meritoriamente vissuta.
Grazie, Gianni, per le ‘orme’ lasciate collaborando e dunque camminando con “Cammino” per tutti questi anni con la formale ‘diffida’ a non fermarti: c’è ancora tanto CAMMINO da fare, c’è ancora tanta verità (dal greco “istina” in senso ampio ed alto, come ha ricordato il professore Fatuzzo) da raccontare, esaltare, evidenziare.
Che è, in fondo, la missione del settimanale cattolico.
(*) Luca Marino è il presidente della cooperativa Cammino