Sabato, alle ore 19, con la solenne concelebrazione della S. Messa da parte del parroco don Maurizio Pizzo e del cappellano don Renato Corso, l’ex cattedrale di S. Maria la cava e S. Alfio, tornerà ad essere fruibile nella sua interezza, al termine dei lavori di restauro -durati poco più di un anno- che hanno interessato la parte absidale della matrice, le cappelle laterali ed il corpo degli uffici parrocchiali. I lavori in oggetto sono quelli della seconda tranche ammessa a finanziamento con i fondi della legge 443/92. La parte più consistenti dei lavori di consolidamento post sisma del 1990 fu fatta dieci anni orsono e la chiesa venne solennemente riaperta nell’aprile del 2014.

Sabato, per tanti aspetti, si bisserà: l’appuntamento per clero, autorità e fedeli è in piazza Duomo da dove il corteo partirà quando, alle 19 in punto, il portale ligneo centrale della chiesa sarà aperto e l’interno illuminato a giorno. “Dopo un iter burocratico di quasi otto anni –dice il parroco don Pizzo– la chiesa madre di Lentini verrà consegnata alla cittadinanza. Un grazie ai progettisti, l’architetto Cristina Stuto, gli ingegneri Francesco Avola e Salvatore Mazzone e la restauratrice Raffaella D’Amico”. Entro il 2 settembre, memoria liturgica della traslazione in città delle reliquie dei S. Martiri Alfio, Filadelfo e Cirino, anche il ricollocamento in sito di alcune pale d’altare che, nell’ambito del finanziamento, è stato possibile restaurare. Ed a proposito di interventi conservativi, a fine mese sarà possibile riammirare al santuario diocesano dei S. Martiri (la chiesa della Fontana) la tela che raffigura il loro martirio che grazie ad una raccolta di fondi popolare è stata riportata al suo antico splendore.

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