Barbiana,  e don Milani , un binomio indissolubile che  a distanza di oltre mezzo secolo  dalla sua morte fa ancora parlare di sé.  In occasione del centenario della nascita di don Milani sacerdote, scrittore, docente ed educatore , che ricorre il 27 maggio prossimo, si è insediato un Comitato nazionale per avviare una serie di celebrazioni che coinvolgono personalità del mondo ecclesiale, della scuola, delle istituzioni, del sociale.

In  Toscana come nel  resto d’Italia sono tante le iniziative organizzate per celebrare  e ricordare  don Milani il  profeta controcorrente che riuscì a coniugare  il Vangelo e la  giustizia sociale. ma soprattutto il Maestro che cercava di  valorizzare le capacità di ciascuno che intese come obiettivo primario dell’istruzione scolastica. Dalla morte di don Milani ad oggi le ingiustizie e le povertà non sono certo diminuite, e la Barbiana di allora, continua a esistere  nelle tante realtà del nostro tempo, Africa, Asia, America Latina, e tante altre zone dove la guerra non trova la parola fine, dove la gente è costretta a fuggire a causa della fame delle torture, della schiavitù e dell’ingiustizia .

L’occasione  del suo anniversario ci è cara per ricordare un  maestro che aveva a cuore i suoi ragazzi , che metteva al primo posto non  il programma, il progetto , le prove  da  superare, ma  l’alunno ed in particolare l’ alunno  che faceva fatica ad apprendere ed era proprio lui a  dettare il ritmo di marcia e guidare realmente il progetto comune, consapevole  che la società prospera se nessuno rimane indietro , se include e valorizza i più fragili, se offre pari opportunità per andare  avanti e migliorarsi. In occasione del  centenario della nascita di don Lorenzo Milani,  ci sarà una manifestazione a cui parteciperà il  presidente della Repubblica Sergio Mattarella ,  il presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Matteo Zuppi, l’Associazione Maestri Cattolici e tante altre associazioni , contestualmente si  svolgerà la marcia da Barbiana a Vicchio una frazione che viene ricordata perché don Milani chiese la costruzione di un ponte per permettere ad uno dei suoi alunni , di arrivare a scuola  in orario senza essere costretto a fare un giro lunghissimo che lo vedeva in cammino alle prime luci dell’alba.

Non sempre la sua azione pastorale fu vista di buon occhio, anzi non mancarono momenti critici  con le istituzioni civili e anche con quella  religiosa, ma la sua  figura, non è mai stata dimenticata e sono  molti coloro che hanno continuato a tenerla viva nella memoria collettiva, non ultimo papa Francesco che  il 20 giugno 2017 si recò a Barbiana per pregare nel  piccolo cimitero in cui riposa don Milani. Ancora oggi la  canonica annessa alla chiesa ed  il piccolo cimitero restano per i visitatori   uno spazio sacro che continua a dare voce a coloro che di voce non ne hanno . Ancora oggi rimane inchiodata ad una porta della scuola di Barbiana una tavoletta di legno con la scritta “I care”,  “Mi interessa” , per continuare a credere che il ruolo dell’insegnante possa davvero contribuire a cambiare il mondo

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