Venerdì 19 maggio, nella sala conferenze del Centro Studi “Il Cerchio” in via Arsenale 40/b a Siracusa, avrà luogo la presentazione del libro dell’avvocato Aldo Failla: “I Calippisi di Villa Borghese. I miei ricordi tra nostalgie e sogni” (Duetredue edizioni).
Un testo intimistico scritto con inchiostro di cuore che racconta fatti e accadimenti, davvero coinvolgenti, della realtà culturale e collettiva della Terra dell’Autore: Lentini e pure oltre. Molteplici episodi, pubblici e personali davvero esemplari, capaci di appassionare il lettore. Un libro interessante reso ancora più ricco e consistente grazie alla deliziosa scrittura dell’Autore intrisa di bonaria ironia. Pregevoli le foto in bianco e nero che impreziosiscono l’Opera.
Introdurrà e coordinerà la Presidente del Convegno di Siracusa Vittoria De Marco Veneziano. Relazionerà il dott. Gianni Failla, giornalista del nostro periodico “Cammino”. Le letture saranno curate dalla dott.ssa Giusy Piraneo Bucolo e dalla Presidente del Convegno di Siracusa Vittoria De Marco Veneziano.
Con questa attività si concludono i primi incontri del Convegno Maria Cristina di Siracusa, che riprenderanno – dopo la pausa estiva – in autunno.
I Convegni di Cultura Beata Maria Cristina di Savoia nascono nel 1937 dall’Unione Donne di Azione Cattolica che, nel 1971, si organizzano in Associazione autonoma e laicale con un proprio statuto e una propria struttura organizzativa mantenendo l’ispirazione cristiana. Il Movimento conta circa 60 Convegni in tutta Italia che promuovono la cultura e organizzano conferenze, incontri, tavole rotonde su argomenti sociali, religiosi e culturali.
Nel 1963 i Convegni hanno creato il “Premio Letterario Maria Cristina” – quest’anno ricorre la XXIX edizione – con cadenza biennale, che ha lo scopo di premiare gli scrittori di narrativa contemporanea capaci, in piana libertà di espressione, di dimostrarsi “sensibili ai valori umani e cristiani”.
La musa ispiratrice dei Convegni è la Beata Maria Cristina di Savoia. Donna emancipata per i suoi tempi che ha saputo battersi per il riscatto morale e materiale sia delle donne, sia del suo popolo e lo ha fatto scendendo in campo nel sociale e incidendo sulle scelte politiche del marito re Ferdinando II di Borbone. Ha salvato tanti condannati a morte e creato condizioni di lavoro, soprattutto per le donne. Un modello di vita. Un esempio di religiosità, di saggezza e di dolcezza insieme.