Presentata per la prima volta al teatro greco di Siracusa, la commedia “La pace” di Aristofane, per la regia di Daniele Salvo, che sarà rappresentata fino al 26 giugno, ha debuttato. Due ore di spettacolo che scorrono via  rapidamente, vuoi per il testo, reso forse più leggero dalla traduzione affidata a Nicola Cadoni, vuoi per l’allestimento accattivante e la dinamica movimentata della messa in scena.

La storia narra del vignaiolo dell’Attica Trigeo, che  vuole  cavalcare uno scarabeo  fino all’Olimpo per chiedere a Zeus che cessi la guerra. Ci riesce e apprende da Ermes che il gigante Polemos ha rinchiuso la dea Pace in una caverna e si prepara a triturare in un mortaio le conflittuali città greche. Trigeo riesce a liberare Pace, e insieme a lei anche  Opora (dea dei frutti) e Theoria (dea delle feste) . La commedia si conclude con le nozze di Trigeo e Opora, e una festa finale, in una Atene pacificata.

Gli interpreti principali della commedia sono Giuseppe Battiston, convincente nel ruolo di Trigeo, e  Massimo Verdastro, che da voce ad Ermes, il dio minore che non rappresenta la “spalla” del protagonista ma lo affianca egregiamente, dando corpo allo scheletro narrativo.  Allo   spessore della rappresentazione, che resta sempre “leggera” e divertente, contribuisce  anche dalla capacità interpretativa di altri attori: Simone Ciampi  e  Martino Duane (Servi di Trigeo) Jacqueline Bulnés (La Pace), Gemma Lapi (Opora), Federica Clementi (Theoria). Nel cast figurano anche molti allievi dell’Accademia  d’Arte del dramma Antico, che hanno dato un saggio della loro bravura.

La realizzazione si avvale anche  di un sapiente uso delle luci, e di un commento sonoro che ben accompagna la narrazione.

Il regista, alla presentazione del 58 ciclo di spettacoli classici, ha definito l’opera  “un testo originalissimo, visionario, sorprendente, spiazzante e perturbante, e ad oggi le parole di Aristofane appaiono   profetiche ed illuminanti.”  Del resto, il tema della pace è reso drammaticamente attuale dagli eventi bellici del conflitto russo-ucraino, che ci inducono a riflettere su quanto sia sbagliato darla per scontata.

Il pubblico, che ha gremito la cavea del colle Temenite, ha dimostrato il proprio apprezzamento, tributando ai protagonisti fragorosi e prolungati applausi

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