Per il libero accesso al mare delle persone con diversa abilità
Un progetto che già dal lontano 1994, con il pioniere Nando Peretti e le associazioni Anffas –associazione nazionale famiglie con disabilità intellettiva e/o relazionale- e Assofadi –associazione familiari disabili-, riusciva a portare l’estate e il mare nelle case dei tanti soggetti con diversa abilità, oggi diventa una sinergia tra pubblico e privato a livello regionale.
“Quando iniziai nel 1994 a portare al mare i ragazzi dell’allora AssoFadi” –associazione famiglie con disabilità-, esordisce Nando Peretti, presidente storico di Anffas Siracusa e oggi presidente di Afadin –associazione familiari disabili del neurosviluppo- e presidente onorario di Assofadi-, “erano in pochi a crederci, perché la disabilità richiede impegno e responsabilità, oltre a tanto altro.
Negli anni successivi, fino allo scorso anno, abbiamo continuato a portare avanti questa bellissima iniziativa, anche se quello che facciamo per i nostri ragazzi è sempre troppo poco”.
Oggi questa opportunità, in Italia già operativa in quel di Grosseto (Toscana) con un progetto su scala regionale, si amplia e coinvolge le istituzioni e diverse associazioni di volontariato della nostra regione.
Il comune di Siracusa con in testa l’assessore Barbara Ruvioli, assessore alle Pari opportunità e diritti sociali, Politiche sociali e della famiglia, Politiche di inclusione e diritto alla casa, ha accolto favorevolmente l’iniziativa fortemente voluta e promossa dall’associazione Sicilia Turismo per tutti, presidente Bernadette Lo Bianco, che sottolinea la continuità al progetto- pilota avviato dalla città aretusea proprio nel 2014. “L’amministrazione sposa con entusiasmo da sempre questo progetto e siamo sempre pronti a dare contributi per sostenere e migliorare sempre più l’aspetto legato al tema dell’inclusione e dell’accessibilità”. Questo il commento a caldo dell’assessore Ruvioli a cui segue il presidente di Sicilia Turismo per tutti: “Il progetto “Sicilia e Siracusa, Mare per tutti 2023” –ha detto il presidente- ha l’obiettivo di promuovere un turismo accessibile, inclusivo ed un’accoglienza di qualità, attraverso il superamento di tutti quegli ostacoli che impediscono di godere a pieno dell’esperienza turistica e di tutta la bellezza del territorio siciliano.
Di concerto con i rappresentanti delle categorie cui detto progetto è destinato, ovvero le associazioni di persone con varie disabilità e con l’aiuto di tecnici, di professionisti e di persone con esigenze specifiche –ha continuato-, si è provveduto a raccogliere informazioni da fonti quali le associazioni di categoria e la Capitaneria di Porto di Siracusa, sul litorale e sulle strutture balneari di Siracusa e del resto della Sicilia al fine di selezionare quelle che garantiscono maggiore accessibilità, in quanto munite di percorsi “dedicati” alle varie esigenze specifiche, inserendo i relativi dati in un documento riepilogativo. Per raggiungere i varchi dell’Area Marina Protetta del Plemmirio –ha concluso Lo Bianco-è attivo un servizio di trasporto gratuito (una volta a settimana) grazie ad un mezzo messo a disposizione dal Consorzio Plemmirio. Per usufruire di detto servizio è necessario prenotare inviando una mail ai seguenti indirizzi: info@plemmirio.it e supporto@plemmirio.it”.
Per Lisa Rubino, presidente Coprodis –coordinamento provinciale disabiltà, “L’iniziativa è senza dubbio meritevole e il coordinamento metterà a disposizione i suoi volontari per la gestione dei turni così da consentire alle persone con disabilità di poter fruire del servizio nel migliore dei modi. Ringraziando l’amministrazione comunale per quanto si sta portando a compimento, sottolineiamo il nostro essere sempre propositivi e ben pronti a dare e ricevere tutte le sollecitazioni che migliorino la qualità della vita dei nostri ragazzi. Auspichiamo un protocollo d’intesa –conclude il presidente- che ci possa mettere nelle condizioni di operare con legittimità, data la nostra disponibilità non indifferente, di cui va preso e dato atto”.
In tutta la Sicilia sono ben 170 le strutture balneari accessibili (78 pubbliche e 92 private), di cui 43 nella provincia di Siracusa (23 pubbliche e 20 private) e 21 nel territorio aretuseo (15 pubbliche e 6 private). L’incremento percentuale è del 10% rispetto all’anno precedente.
Le strutture che partecipano al progetto devono possedere determinati requisiti come, ad esempio, i servizi per le persone con disabilità motoria quali rampe di accesso e di uscita dalla spiaggia e servizi igienici dedicati. Inoltre, si deve fare in modo che alle persone non udenti e non vedenti siano forniti degli appositi ausili. Da non sottovalutare, infine, le persone con diversa abilità nella sfera cognitivo-comportamentale.
A titolo informativo, si vuole mettere in evidenza uno scorrevole vademecum per poter fare in modo che la vacanza al mare dei nostri amici diversamente abili, possa essere un bel momento di relazione con tutti da poter condividere e ricordare.
VADEMECUM VACANZE PER TUTTI (DA SICILIA TURISMO PER TUTTI)
- Rispettate gli atteggiamenti familiari di persone con sindrome emotiva, relazionale e di comportamento.
- Non giudicate mai gli atteggiamenti e comportamenti che possono risultarvi inusuali o inadatti al contesto, ma verificate sempre con la famiglia da quali motivazioni sono dettate.
- Le persone con particolare sindrome (down, autismo, ecc…) possono avere la tendenza ad abbracciare e toccare le persone – anche sconosciute.
- È compito di tutto il personale saper rispondere, in modo corretto e rispettoso della privacy, ad eventuali segnalazioni di Ospiti della struttura.
- Bisogna considerare che le persone cieche e/o ipovedenti avranno difficoltà a garantire il rispetto del distanziamento sociale: in questo caso è utile la collaborazione del personale.
- Occorre attenzione nel riservare quote di spazio per le persone con disabilità, soprattutto la distanza da eventuali punti di servizio, buffet, ecc…
- La collaborazione e disponibilità del personale (opportunamente formato) sono determinanti per la soddisfazione delle esigenze e preferenze dell’Ospite.
- I distributori di gel devono essere facilmente individuabili, raggiungibili e utilizzabili anche da persone con disabilità motorie e sensoriali (vista e udito): per questo andranno verificate con attenzione altezze, distanze e collocazione.
Si suggerisce, inoltre, di integrare le informazioni:
- con l’utilizzo di icone e della CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa);
- con messaggi sonori (tutto quello che è scritto non è percettibile dalle persone cieche e ipovedenti);
- con un video nella LIS (Lingua Italiana dei Segni).
A fianco delle mappe tattili, se presenti. Realizzare percorsi tattili con adeguato contrasto cromatico, che conducano le persone cieche o ipovedenti al punto di accoglienza, dove personale formato può aiutarle a individuare gli ausili, i percorsi e le modalità di sanificazione.
Valutare la possibilità di potenziare le informazioni con l’utilizzo di Beacon, Tag e App (N.B. qualsiasi sistema informatico deve garantire una “user experience” inclusiva ed essere utilizzabile anche da clienti ciechi/sordi/ecc..).
Il corretto impiego di questi sistemi digitali permetterà di fornire informazioni veloci e sicure a qualsiasi cliente.
In caso di Ospiti sordi o ipoudenti, mantenere una distanza adeguata che consenta la lettura del labiale.
Attenzione a non installare rubinetti, cestini portarifiuti e, più in generale, sistemi di apertura o chiusura a pedali. Sono molte le difficoltà di controllo e di gestione di questi sistemi da parte di persone con problemi alla mobilità, per le persone ipovedenti e cieche, per le persone di bassa statura e per i bambini.
Le procedure di sanificazione dovranno prestare molta attenzione a maniglie e sistemi di apertura delle strutture di servizio e delle cabine; si consiglia, dove possibile, di installare sistemi di automatizzazione delle porte dei servizi comuni, evitando così l’uso di maniglie.