La saggezza antica è sempre valida, è dunque eterna, oppure no?

Con la presentazione dell’ultimo libro di Egidio Ortisi e Giorgia Ortisi Cent’anni d’amuri e ‘n’ura di sdegno si è conclusa la XXIV edizione della Mostra mercato dell’editoria siciliana a Sortino a cura dell’Associazione Culturale Pentèlite. Una sala gremita, alla presenza delle cariche istituzionali, ha manifestato un sincero interesse verso l’evento e una chiara stima verso l’autore e il relatore della serata, prof. Mario Blancato. La serata è stata presentata da Giuseppe Pettinato che ha avvicinato il pubblico alle tematiche trattate nel testo e in seguito magistralmente sviluppate e approfondite dal noto relatore sortinese.

La riflessione sviluppata ha riguardato due tematiche essenziali contenute all’interno degli aforismi di cui è composto il testo: l’amore e l’amicizia. Due sentimenti che hanno accompagnato nella loro esistenza il padre Egidio e la figlia Giorgia, prematuramente scomparsa, e ne hanno segnato il rapporto, l’amore in particolare ha saldato indissolubilmente il legame genitoriale.

Il libro presenta e rilegge numerosi aforismi latini attraverso i quali gli autori si interrogano sulla loro valenza educativa ancora a distanza di quasi duemila anni. Il prof. Blancato nella sua dotta esposizione ha affermato: “Sono ancora attuali questi aforismi o forse molti andrebbero riscritti in base all’esperienza personale e tenuto conto dei nostri tempi moderni, ormai lontani da quella realtà?” Da questo atteggiamento emerge una domanda modernissima: La saggezza antica è sempre valida, è dunque eterna, oppure no? Un insegnamento quindi è forse valido solo per il tempo in cui è stato elaborato, perdendo d’efficacia in un mondo nuovo caratterizzato da altri valori o meglio disvalori e da altri meccanismi sociali?

Il contenuto di questi aforismi viene continuamente riletto dai due autori che spesso ne danno interpretazioni diverse. Per tutto il libro il gioco continua, in questa visione contrapposta tra padre e figlia, il primo a ridiscuterne la validità, la seconda romanticamente fedele all’assunto originario. Un gioco-confronto che è essenzialmente un dialogo tra un padre e una figlia che si amano e si divertono insieme. Un dialogo che non rimane personale ma che diventa anche universale nel momento in cui coinvolge anche il lettore, direttamente o indirettamente.

Una conversazione che la prematura scomparsa di Giorgia ha bruscamente interrotto ma che il papà ha recuperato rendendola immortale grazie al potere della scrittura. Così come immortale resterà il ricordo di Giorgia tutte le volte che qualcuno per caso o per volontà leggerà questo libro.

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