LENTINI –  Semplice ma allo stesso tempo suggestiva la concelebrazione eucaristica, presieduta dall’arcivescovo di Siracusa monsignor Francesco Lomanto, con la quale venerdì don Renato Corso è stato immesso nel possesso canonico della parrocchia della Santissima Trinità e San Marziano, succedendo all’ottantaquattrenne don Bruno Dattilo che l’ha guidata dal 1976 fino ai giorni nostri. Con l’arcivescovo ed il novello parroco hanno concelebrato il vicario generale mons. Sebastiano Amenta, i parroci di Lentini Maurizio Pizzo e Antonino Cascio, il vicario foraneo ed i sacerdoti con i quali don Corso ha collaborato dall’ordinazione in poi.

In prima fila anche i genitori ed i familiari del nuovo parroco a fare da cornice alla comunità parrocchiale presente. Nella sua omelia l’arcivescovo ha ricordato quello che deve essere la linea guida di un parroco, che in prima battuta è e resta “eucaristica” e dalla quale discende tutto il resto ad edificazione della comunità affidatagli. Una comunità nata e formata sotto la guida del suo primo parroco, don Giovanni Di Stefano, esorcista, che l’ha retta fino al 1976, a cui ha fatto seguito don Bruno Dattilo.

Oggi, in una Lentini urbanisticamente trasformata ed anagraficamente e socialmente diversa, la sfida anche per la parrocchia è tornare ad essere centro attrattivo e propulsore dello storico quartiere della “Badia. Compito ben chiaro a don Renato, che nel suo intervento di ringraziamento e saluto al termine della celebrazione liturgica ha ricordato quanta gente a Lentini abbia proprio alla ”Badia”  avuto la sua prima esperienza comunitaria.

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