Una bolla pontificia di affiliazione alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore di Roma e il restauro del simulacro ottocentesco della Vergine Immacolata sono le sostanziali novità che arricchiscono i festeggiamenti in occasione del bicentenario del Culto di Maria Santissima Immacolata a Floridia.  Papa Francesco, per le mani della Penitenzeria Apostolica, ha benignamente accolto la richiesta, con il vivo sostegno dell’arcivescovo Francesco Lomanto, di affiliazione della Chiesa Madre di Floridia alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore di Roma. A darne lettura, durante la Concelebrazione Eucaristica, è stato proprio Mons. Ivan Ricupero, siracusano, Cerimoniere della Basilica Papale, che dinanzi alle autorità cittadine e religiose, martedì 28 novembre, ha scandito l’importanza, il valore e gli effetti dell’affiliazione.   “Questo è un momento in cui le due Chiese si uniscono per ricevere, per mezzo di Maria, le grazie elargite da nostro Signore. Grazie ovviamente spirituali, come il dono dell’Indulgenza Plenaria – ha sottolineato mons. Ivan Ricuperoa cui questa comunità potrà attingere nelle feste dedicate alla Madonna, tra cui appunto l’8 Dicembre”.  L’arciprete della Chiesa Madre don Alessandro Genovese, visibilmente commosso ed emozionato per questo evento storico per la comunità ecclesiale floridiana, ha specificato che “l’aggregazione al primo santuario mariano del mondo, voluto da Papa Liberio (352-366), permetterà ai benefici spirituali che i Sommi Pontefici elargiscono attraverso la prima Chiesa dedicata alla Madre di Dio nell’Occidente cristiano. Da quest’anno la Chiesa Madre sarà annoverata tra quelle Chiese che nel mondo custodiscono un forte culto verso Maria Santissima”.

Don Alessandro Genovese e la Deputazione dell’Immacolata lavorano proficuamente nella ferma volontà di consolidare il culto alla patrona di Floridia, devozione forte e sentita, presente da secoli.  Restaurato, ed esposto in chiesa, il simulacro “dell’immacolato concepimento di Maria Santissima”, recuperato con gli abiti originali; fu solennemente portato in processione per le strade del paese, per la prima volta, l’8 dicembre del 1823. Negli anni sessanta, poi, l’arciprete Gozzo, grazie ad una donazione, fece realizzare l’attuale simulacro simile a quello ottocentesco, che oggi ammiriamo nella sua affascinante bellezza. Si consolidano segni, simboli e slanci di devozione di coloro che negli anni hanno manifestato un forte e indissolubile legame con la Madre di Dio. Floridia festeggiava la tutta Santa ancora prima che il magistero della Chiesa dichiarasse “la Vergine Maria preservata immune dal peccato originale, fin dal primo istante del suo concepimento” (Papa Pio IX – 1854). Culto che si infervora durante la vigilia della Solennità, quando una processione, detta dei “Scupiddi”, vede bimbi e ragazzi lasciare ai piedi di Maria ceri in segno di devozione e nel giorno della Festa, con le processioni cittadine e la Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo di Siracusa.

 

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