La Padre Gaudenzio Cianci da 30 anni promuove la centenaria

cultura bandistica siciliana

Dove c’è banda c’è paese, un assioma irrinunciabile (almeno fino a poco tempo fa) nelle nostre comunità cittadine.

I corpi bandistici locali hanno scandito il tempo civile e religioso; delle arti e delle professioni; Il volgere delle stagioni con i cicli della terra, sempre legati al cielo, erano occasione di “celebrazione” pubblica ed non poteva esserci festa senza Banda.

Non esisteva quindi paese senza banda, composta da artigiani, commercianti, contadini, giovani che così studiavano e portavano in periferia il mondo della lirica, del cinema, del teatro, della Cultura internazionale.

Proprio per sostenere la ultra centenaria cultura bandistica siciliana e sortinese in particolare, il corpo bandistico locale si trasformò in associazione culturale: per il nome si scelse il compianto frate Cappuccino autore di numerosi spartiti musicali sia religiosi che folkloristici mentre per il logo si bandì un concorso fra gli studenti delle scuole locali.

Adesso, dopo 30 anni, l’associazione con in testa il presidente Domenico Calvo e il maestro Claudio Salonia, ha voluto ringraziare Sortino per il continuo sostegno con una giornata di sfilate lungo il corso in occasione della festa dell’Immacolata, e con la distribuzione di cartoline dedicate all’evento e apposito annullo postale commemorativo.

Una giornata proficua quindi, non solo per la musica, ma soprattutto per riflettere sulle nuove forme aggregative ed educative delle comunità locali in un mondo sempre più “internettizzato”.

 

Foto in evidenza: Archivio Giuseppe Rio

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