E’ destinato ad essere, inevitabilmente, l’evento culturale dell’anno in città e non solo: da martedì 23 e fino al 15 aprile dell’anno prossimo, il museo archeologico regionale cittadino, infatti, ospiterà il Kouros di Leontinoi che, finalmente, ‘torna’ là dove era stato ritrovato. Un evento, dicevamo, in quanto da un lato permetterà l’opportunità di vederlo ancora una volta nella versione ‘assemblata’, dall’altro sarà motivo per visitare la struttura museale cittadina che espone i reperti archeologici del territorio. La cerimonia di inaugurazione si terrà lunedì 22 alle ore 11, alla presenza delle massime autorità civili e militari del territorio.

Il Kouros è già stato esposto in specifici eventi dedicati tanto a Palermo quanto a Catania ed è stato oggetto di dotto dibattito all’interno del modo archeologico e scientifico in quanto si tratta di un (ardito, giusto?) vero e proprio assemblaggio tra la testa -di proprietà del museo civico di Catania, ospitato a castello Ursino- ed il resto del corpo, di proprietà del museo archeologico regionale “Paolo Orsi” di Siracusa. Il torso fu acquisito dall’archeologo trentino nel 1904, mentre la testa fu acquistata nel XVIII secolo dal principe catanese Ignazio Paternò Castello: due diverse proprietà, due diverse città, due diversi e prestigiosi luoghi di custodia ed esposizione per i due reperti che ‘riuniti’ formano una statua in marmo bianco che rappresenta un giovane maschio nudo, la cui ricomposizione è stata operata nel 2018.  “Cammino” seguirà in dettaglio questo evento per il quale, sin d’ora, si può dire solo “buona visione”, perché la bellezza può e deve essere contemplata con calma, con cura. E se questo avviene a casa nostra è anche meglio!

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