Palazzolo si è unita alla famiglia del giovane Vincenzo, morto giovedì pomeriggio dopo la caduta in un pozzo; per alcune terribili ore, la vicenda ha fatto rivivere nella memoria collettiva l’analoga tragedia di Vermicino con il piccolo Alfredino, sperando in un finale diverso. Dai Comuni iblei e da tutta la provincia aretusea è prontamente arrivata una commossa solidarietà.

Con una decisione assolutamente eccezionale, la Chiesa Madre ha annunciato la sospensione dei festeggiamenti del santo Patrono, che sono l’appuntamento principe ed irrinunciabile dei numerosissimi e ferventi devoti: “Il Parroco e il Comitato dei festeggiamenti in onore di San Paolo Apostolo – si legge nella nota parrocchiale – alla luce della tragedia che ha colpito l’intera comunità cittadina, comunica che i festeggiamenti 2024 in programma sono sospesi. Siamo certi – continua il comunicato – di interpretare con tale decisione il sentimento di cordoglio collettivo per la perdita del piccolo Vincenzo così da poter esprimere la nostra vicinanza alla famiglia. Restano confermate tutte le celebrazioni liturgiche.

Giorno, 28 giugno (vigilia della festività, ndr)  – si conclude – subito dopo la s. Messa, il Simulacro verrà svelato. Alle ore 22:00 invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare alla Veglia di preghiera per il piccolo Vincenzo nella Basilica. Seguiranno nei prossimi giorni ulteriori comunicati (il giorno 29 giugno, tradizionalmente, l’intera cittadina si ferma per celebrare con sontuosità l’Apostolo delle genti).”

Al parroco don Marco Politino sono arrivati numerosi e sentiti messaggi di condivisione di tale decisione.

La tragedia si è consumata ieri nel corso di un campo estivo sperimentale organizzato dalla meritoria Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo (Anffas), in cui circa venti bimbi normodotati giocavano insieme a bambini con disabilità.

Secondo una prima ricostruzione della tragedia, il bambino di 10 anni si sarebbe trovato a giocare sulla copertura di un pozzo che sarebbe crollata all’improvviso, facendo scivolare Vincenzo nei 15 metri di profondità, di cui la metà sommersi dall’acqua. Accortasi dell’accaduto, a rischio della propria vita, un’operatrice si è calata nel pozzo nell’intento di evitare l’irreparabile. Non riuscendoci, è stata recuperata  e a sua volta soccorsa per alcune contusioni, e trasportata in ospedale sotto osservazione. Alle 15:30, i sommozzatori dei Vigili del Fuoco non hanno potuto fare altro che recuperare anche il corpicino di Vincenzo; l’autopsia dirà l’ultima parola sulle cause del decesso, intanto la procura ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo.

I soccorsi sono scattati prontamente – ha evidenziato il sindaco Salvatore Gallo alla stampa – anche con l’ausilio di un elicottero, Vigili del Fuoco e protezione civile. Siamo affranti dal dolore e tutta la nostra comunità si sente unita alla famiglia. Li conosco bene – ha continuato, visibilmente commosso nel suo racconto subito dopo l’accaduto – il papà e la mamma del bambino morto, lui fa piccoli lavori di pulizia per il Comune. Ero anche presente in municipio quando sono venuti a iscrivere i loro due ragazzini più piccoli al gruppo sperimentale. Poi, l’inimmaginabile, li ho rivisti davanti al pozzo, una scena terribile, la mamma parlava al figlio che era lì sotto. Lei sapeva che era morto, aveva già capito tutto, eppure continuava a parlargli, come se potesse sentirla. Una cosa che faceva venire i brividi e un nodo alla gola.”

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