Le Olimpiadi (agonistiche) viste da Siracusa
Tanti sacrifici, poche strutture!
Si discute da anni se continuare a stilare la classifica dei successi alle Olimpiadi con il criterio del medagliere. Qualcuno pensa che sia più giusto assegnare 5 punti al primo posto, tre al secondo ed uno al terzo. Ed a questo si aggiunge la teoria, nemmeno tanto campata in aria, di chi sostiene che non tutte le medaglie abbiamo lo stesso valore, perché la medaglia delle pallavolo femminile, che vanta milioni di praticanti nel mondo non può essere uguale a quella di altre discipline infinitamente meno praticate.
Polemiche e teorie a parte, alla fine la spedizione azzurra a Parigi è riuscita a portare a casa un cospicuo bottino di medaglie, dodici d’oro, tredici d’argento e quindici di bronzo, oltre ad un esagerato numero di quarti posti, che alle olimpiadi si chiamano medaglie di legno ma che a livello sportivo hanno comunque un grande valore. Il totale fa comunque quaranta e ci consente di lasciarci dietro nazioni importanti con organizzazioni e strutture sportive di primo livello come la Germania e la Spagna. A questo risultato hanno contribuito anche gli atleti siciliani, una delle regioni con il maggior deficit di strutture sportive ma con tanti ragazzi disposti a fare sacrifici pur di emergere anche in campo sportivo. La partecipazione siracusana è durata un battito di ciglia, meno di dieci secondi, il tempo occorso a Matteo Melluzzo di scattare sui blocchi di partenza della 4X100 e lasciare in buona posizione il testimone nelle mani di Marcel Jacobs, in una competizione che ha visto il quartetto azzurro ai piedi del podio per pochi centesimi. Anche il pallannotista Francesco Condemi, pur giocando con la Pro Recco è un catanese cresciuto nell’Ortigia Siracusa ed è stato protagonista del più clamoroso errore arbitrale di queste Olimpiadi, sanzionato dai direttori di gara per una inesistente condotta violenta proprio quando stava per segnare contro la forte Ungheria il goal del pareggio della nazionale azzurra di pallannuoto allenata da Sandro Campagna, a proposito, altro siracusano.
Ma siciliana di Catania è anche Rossella Fiammingo, medaglia d’oro nella spada a squadre, che ha avuto l’onore di portare la bandiera tricolore, assieme al suo fidanzato, il nuotatore Gregorio Paltrinieri durante la cerimonia di chiusura allo stadio Saint Denis. Ma l’oro a squadre è stato anche di Alberta Santuccio, anche lei catanese, praticante di una disciplina da sempre riserva di medaglie per lo sport italiano. Un altro alloro siciliano è arrivato da una specialità completamente diversa. Il “caterpillar” Nino Pizzolato da Salaparuta ha alzato un totale di 384 kg nella sua categoria del sollevamento pesi, tappando in casa per tutto il giorno della gara il suo piccolo paesino. Come la Judoca Savita Russo accolta a Ragusa con tutti gli onori dopo aver sostenuto alla grande il recupero della nazionale femminile nella gara a squadre. La pallavolo ha vissuto in Francia un esperienza speciale. La squadra maschile si è fermata ai piedi del podio e nel roster figurava il martello centrale del Perugia Roberto Russo, siciliano che mosse i primi passi nella pallavolo, Partinico. Un capitolo a parte merita Miriam Sylla, la cui immagine del bacio della medaglia d’oro sul podio della pallavolo femminile è diventata una delle più iconiche della storia del nostro sport. Miriam è nata a Palermo da genitori ivoriani e da giovanissima, assieme alla sua famiglia, ha fatto le valigie per trasferirsi al nord dove ha scalato tutti i gradini della carriera pallavolistica fino al più grande successo che uno sportivo possa sognare: l’oro olimpico. Però questa medaglia ha comunque il sapore della Sicilia. L’infanzia di Miriam trascorsa nel quartiere Ballarò di Palermo, ha segnato per sempre la sua vita e forse le ha regalato anche quel pizzico di cattiveria in più che le consente di lottare su ogni p.alla e di essere ormai una delle più forti schiacciatrici del mondo. Sedici siciliani, tre medaglie, tante storie, ed arrivederci a Los Angeles, dall’altra parte del mondo, dove ci sarà ancora una volta anche la nostra isola a rappresentare l’italia, speriamo con qualche pista d’atletica, qualche piscina e qualche palazzetto in più.