Presentata la nuova stagione

La stagione offrirà agli spettatori ben cinque diversi “cartelloni”. Quello dello spettacolo tradizionale, uno spaccato del ricco panorama teatrale italiano,   si apre il 24 ottobre con Pirandello: sarà messa in scena “La giara”, con Tuccio Musumeci  protagonista, vero monumento dell’interpretazione teatrale,    che vedremo ancora alla ribalta per “Piccolo grande varietà” e, nel periodo natalizio, fuori abbonamento, la riproposizione di “Pipino il Breve”. Pirandello viene proposto ancora  con “Il fu Mattia Pascal” e “Il piacere dell’onestà”. Per due volte tra gli autori c’è Molière: col “Malato immaginario”, per l’inedita regia di Salvo Ficarra, e per la meno nota ma molto attuale “Le intellettuali”. Gli spettatori vedranno anche “La Maria Brasca” di Giovanni  Testori, poco  rappresentato fuori Milano, “Parlami d’amore, di Costanza Di Quattro, escursus retrospettivo sulle canzoni della radio, con Mario Incudine, ed anche “Crisi di nervi” di Anton Cechov, per la regia di Peter  Stein, che vedrà protagonisti Alessandro Averone e  Maddalena Crippa, attrice molto amata dal pubblico del Teatro Greco, che sarà al proscenio anche per “Un sogno a Istanbul” di Bassetti. Gli altri programmi riguardano il “Nuovo teatro”, col tentativo innovativo di coniugare attualità, sperimentazione e nuove tendenze culturali; poi ci sarà, importante scelta, la proposta del “Teatro Civile”. Si parlerà di mafia, di infanzia violata, di diritti dei lavoratori, del buio periodo dello sterminio nazista e dell’antisemitismo.   Sei i titoli (“La grande menzogna”, scritto e diretto da Claudio Fava; “Giocavamo a Mosca Cieca”, di Carmelo Miduri, narra di quanto accaduto ai bambini del Tracomatosario di Bivona; “Itria” ispirato ai Fatti di Avola; “Libere. Donne contro la mafia”: dieci donne coraggiose che hanno combattuto la mafia; “La ricetta di Danilo”,  sull’attività sociale di Danilo Dolci; “ Se questo è un uomo”, di Primo Levi). Non mancherà il Teatro delle donne, con la rassegna “Parola d’attrice”, e continuerà la collaborazione con l’Accademia teatrale dell’INDA  e il Teatro dei Ragazzi, con proposte pensate per i più giovani

E’ stato Fabio Granata, assessore alla Cultura della città di Siracusa, a dare l’avvio alla presentazione della seconda stagione del Teatro Massimo di Ortigia.  Dopo il primo anno considerato di rodagio, malgrado la soddisfacente risposta del pubblico, numeroso sia per abbonati che per spettatori occasionali, è stata allestita una stagione teatrale ricca e varia, che accontenterà tutti i palati. Ha ricordato, inoltre, l’importanza di avere finalmente riaperto alla fruizione dei siracusani  questo teatro, rimasto chiuso per troppi decenni, menzionando tutti i sindaci che si sono succeduti e che hanno operato accomunati dal desiderio di rendere nuovamente operativo e   funzionale alle esigenze culturali della città questo luogo, per troppi anni abitato solo dai ricordi.

Cos’è il teatro? Non è solo un luogo, dove si recita a soggetto, dove con gesti, parole e musiche si mette in scena un copione. Perché il copione  oggi non si limita a rappresentare la realtà, ma  diventa   un vero e proprio laboratorio di sperimentazione per temi e questioni attuali, tenendo conto sia della dimensione razionale, sia delle emozioni e dei sentimenti.

E di questo ha parlato, sia pure tra le righe, il vero protagonista della presentazione,  il direttore artistico Orazio Torrisi, che ha tracciato, con enfasi ed anche un po’ di  emozione, il percorso delineato per la nuova stagione teatrale, che vedrà quattro repliche per ogni opera. Il suo lungo intervento è stato arricchito dalla proiezione di un paio di filmati sul teatro e di un breve saluto del popolare Salvo Ficarra, nella nuova veste di regista teatrale.

Torrisi  ha concluso la sua dissertazione parlando in maniera esplicita del desiderio di creare un confronto col pubblico, perché il teatro “deve mettersi al servizio dell’uomo, per lanciare messaggi e spunti di riflessione”.

Il direttore artistico dell’Associazione Siracusana Amici della musica, Corrado Genovese, ha quindi illustrato la seconda parte della stagione concertistica, che prevede otto concerti che si svolgeranno al teatro, dal 1 settembre al 15 dicembre.

In conclusione, è stata annunciata l’istituzione di un premio dedicato alla memoria di Piera Degli Esposti, che sarà assegnato ad una delle nuove  protagoniste degli spettacoli della stagione, scelta direttamente dal pubblico presente in sala.

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