Simona Lo Iacono vince il Vittorini con “Virdimura”, la prima “medichessa”
La scrittrice, magistrato di professione, nel 2008 aveva già vinto il Premio Elio Vittorini Opera Prima per “Tu non dici parole”.
Questa sera, al temine di una intensa settimana ricca di iniziative, nel corso della cerimonia di premiazione è stato annunciato il vincitore dei tre finalisti del premio Vittorino 2024 giunto alla XXIII edizione: Simona Lo Iacono con “Virdimura” (Guanda), Chiara Mezzalama con “Nelle perdute foreste” (E/O edizioni) e Alberto Riva con “Ultima estate a Riccamare” (Neri Pozza).
Al voto della Commissione di valutazione presieduta dal professore Antonio Di Grado si è sommato anche quello, espresso cumulativamente, dal Collegio dei lettori forti individuato tra gli appassionati di lettura segnalati dalle biblioteche del territorio, dalle librerie aderenti e dalla Società Dante Alighieri.
La conterranea di Elio Vittorini, quindi, Simona Lo Iacono è stata proclamata vincitrice per il suo romanzo storico “Virdimuara”, edizioni Guanda: “Nella Catania del XIII secolo una bambina ebrea, Virdimura, impara, accompagnando il padre medico, come curare i corpi e come aiutare gli ammalati, e soprattutto i poveri, a non sentirsi soltanto preda della disperazione. La storia raccontata da Simona Lo Iacono è vera e questa donna sarà la prima nella storia a ricevere l’autorizzazione ad esercitare l’arte che era fino ad allora privilegio soltanto maschile; ma, come sempre nella letteratura, non è tanto la storia che conta quanto il modo di raccontarla, e Lo Iacono, con leggerezza insieme con profondità di visione, è capace di gettare sui problemi della Sicilia di allora una luce che porta a momenti di vera commozione, attraverso un linguaggio semplice e insieme immaginoso che non è di quel tempo e non è nemmeno del nostro tempo, perché è il linguaggio della poesia”.