Il museo Archeologico Regionale Paolo Orsi di Siracusa ha finalmente aperto al pubblico, il 12 ottobre, una sezione dedicata a ritrovamenti del periodo ellenistico romano di vari centri della Sicilia.

Questo settore, il settore E, si aggiunge al settore D, dedicato alla città di Siracusa in età ellenistica e romana, offrendo così ai visitatori un quadro più ampio dei ritrovamenti del periodo, tra i quali brilla la Venere Anadiomene, ritrovata all’inizio del 1800 dall’archeologo Saverio Landolina. Tra i nuovi reperti esposti ce ne sono alcuni che, per bellezza e fattura di esecuzione, rimangono impressi nella mente anche ai visitatori occasionali,   mentre all’occhio attento degli studiosi e dei cultori della materia il complesso dei pezzi in mostra restituisce un mosaico se con completo,  certamente organico e significativo di testimonianze della città di Siracusa nell’epoca, e della sua espansione nel territorio circostante.

Siamo rimasti particolarmente colpiti dalla scultura di un fanciullo su un delfino, scolpita in un grande blocco di marmo, rinvenuta a Catania e portata a Siracusa da Paolo Orsi. Tra i reperti più belli ora esposti spiccano anche una maschera di Medusa del III sec. a.C., un piccolo satiro danzante, un capitello corinzo con tracce di policromia, un bassorilievo in calcare del III sec. a.C. raffigurante probabilmente Demetra ed Apollo.

Il Museo accoglieva già moltissime opere, ordinate secondo un criterio topografico e cronologico, risalenti ad un periodo compreso tra la preistoria e l’età greca del periodo arcaico e classico, che testimoniano l’importanza avuta dalla città nella politica mediterranea del tempo.

L’apertura di questo nuovo settore museale potrebbe rappresentare una bella occasione, soprattutto sfruttando il consueto ingresso gratuito che ricorre tutte le prime domeniche di ogni mese, per i siracusani di frequentare e conoscere più a fondo questo grande contenitore museale, quasi uno scrigno di storia arte e bellezza,  che i siracusani non conoscono appieno: i genitori potrebbero trascorrevi qualche ora con i propri figli, occasione per fargli apprendere in modo diverso dalla sterile lettura di un libro, ma in modo tangibile, la storia millenaria di Siracusa, dotata di un patrimonio ingente che poche città al mondo possono vantare.

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