ISR “San Metodio” – Santa Lucia tra arte e archeologia
Inaugurazione AA 2024/2025
Si è svolto il 26 ottobre nella sala dell’Istituto di Scienze Religiose San Metodio un interessante seminario, aperto alla cittadinanza, sul tema “Santa Lucia tra arte e archeologia”.
L’incontro, moderato dal prof. Elio Cappuccio, presidente del collegio di Filosofia siciliano, ha visto succedersi i relatori prof. Fausto Migneco, docente di Beni Culturali Ecclesiastici, che ha parlato di Santa Lucia nell’arte, il prof.Michele Cupone, ricercatore e studioso di Caravaggio, che ha parlato del quadro del Merisi “il seppellimento di Santa Lucia”, il prof. Cristian Aiello, archeologo, che ha relazionato sul tema “Archeologie del sacro nella catacomba di Santa Lucia”. La sala gremita ha dimostrato come gli aspetti e gli approfondimenti culturali attraggano il pubblico anche su argomenti a Siracusa molto popolari, sui quali c’è l’errata credenza che la cittadinanza sappia già tutto. Infatti, gli argomenti sviscerati dai relatori, il taglio scelto per porgere ciascun argomento, il linguaggio non riservato agli iniziati, ha permesso a tutti gli intervenuti di acquisire notizie e conoscenze spesso non note o dimenticate.
Fausto Migneco ha analizzato la rappresentazione di Lucia nell’arte, con l’ausilio di molte immagini, fornendo un’analisi storico artistica della rappresentazione iconografica della patrona di Siracusa. Michele Cuppone, ricercatore e studioso di Caravaggio, ha innanzitutto ricordato come sia rimasto ben poco dell’opera originaria, delle pennellate operate sulla tela dall’autore, a causa dei molteplici interventi di restauro succedutisi nel tempo, non sempre eseguiti con la necessaria perizia ed il rigore richiesto. Utilizzando i dati ricavati da alcune delle numerose copie del dipinto, operate in tempi diversi da copisti che ritraevano ciò che vedevano nel dipinto, in base alle condizioni dello stesso, ha evidenziato come alcuni elementi del dipinto siano andati perduti a causa della libertà artistica operata dai restauratori. Dalla sua analisi storica emerge, ad esempio, che in origine sotto il corpo della santa c’era una sorta di mantello dorato, si vedeva un piede di Lucia, nonchè un ramo di palma ora scomparsi, così come la parte terminale di una camicia rossa che indossava la prima figura maschile visibile sulla destra, ecc. Alcuni di questi restauri furono richiesti dall’azione dell’umidità che attaccò nel tempo la tela, soprattutto nella parte bassa, ed il problema di un adeguato microclima che salvaguardi le condizioni del quadro si pone ancor oggi. Cristian Aiello, parlando della catacomba di Santa Lucia, ha affrontato il tema della cura del corpo nella tradizione paleocristiana, esaminando l’architettura del cimitero che ancora oggi conserva la memoria del corpo della santa martire. L’impostazione del suo intervento mirava a far riflettere attraverso la lettura della topografia e delle fonti iconografiche, le strutture architettoniche e il materiale epigrafico, su una porzione di città il cui sviluppo procede come ombra di memoria del corpo di Lucia.
Questo convegno, organizzato in occasione dell’Anno Luciano dall’lstituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Siracusa, la Deputazione della Cappella di Santa Lucia e la Kairos, e inserito all’interno del programma delle attività culturali proposte dal San Metodio per l’anno accademico 2024-25, si è rivelato un utile e interessante momento per riflettere e discutere intorno al culto e alla memoria di Santa Lucia.