Sono partiti ad inizio di settimana – e si protrarranno per una quarantina di giorni- i lavori di messa in sicurezza e valorizzazione della chiesa rupestre del Crocifisso, grazie ad un finanziamento di 150.000 euro che la parrocchia di S. Alfio, proprietaria del bene, ha ottenuto beneficiando di fondi messi a disposizione dal Pnrr.

Con questo intervento, saranno effettuati lavori di consolidamento della struttura, di restauro della facciata, ma soprattutto di pulitura e ricostruzione della volta dell’ipogeo che permetterà -altresì- la fruizione del “putridarium”; a seguire, quindi, i lavori di canalizzazione delle acque piovane e di illuminazione del sito. Soddisfatto il parroco, don Maurizio Pizzo: “Si tratta -sottolinea- di un altro importante tassello, volto a quella che mi auguro possa essere presto la totale fruibilità della chiesa rupestre e soprattutto l’altrettanto totale ‘lettura’ artistico-architettonica del manufatto, recuperato all’oblio ed agli sfregi, dopo decenni, del tempo e degli uomini, in maniera da riconsegnare all’intera comunità lentinese questa perla del suo patrimonio culturale”.  Ci sarà da attendere ancora un po’, invece, per l’inizio dei lavori di restauro del carcere dei Santi Martiri, meglio conosciuto come la “grotta di re Tertullo”, in pieno centro storico; l’iter burocratico per l’aggiudicazione dei lavori non è ancora stato ultimato ma il parroco si dice fiducioso che tra la fine dell’anno e l’inizio del nuovo anche quest’opera possa essere avviata.

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