Titta Di Girolamo vive da otto anni in un albergo in Svizzera. Scopriamo che è un commercialista della mafia e ripulisce il denaro sporco, ma ormai non può lasciare quell’esilio dorato per via di un errore commesso. Le sue giornate sono scandite dagli stessi rituali: il bar dell’albergo, l’osservazione del mondo esterno, infinite partite a carte con altri avventori, insonnia, la retta e la consegna in banca del denaro e, una volta a settimana, una dose di eroina. Poi il nulla: tre figli che si negano al telefono e il ricordo di un amico lontano.

Ad un certo punto nella sua vita, inaspettatamente entra l’amore sotto forma di Sofia, barista dell’hotel. Con esso arrivano le sue conseguenze, devastanti, che risveglieranno in Titta sentimenti ormai sepolti.

Sorrentino, fin dai titoli di testa, mette le cose in chiaro: non siamo di fronte al solito film italiano, ma a qualcosa di diverso. La musica dei Lula Puma e la livida fotografia di Luca Bigazzi confermano questa unicità. Il montaggio di Luca Franchini e la sceneggiatura dello stesso Sorrentino fanno il resto. Storia d’amore, noir e dramma si fondono in un equilibrio — o disequilibrio perfetto, a voi la scelta — in un mondo che sembra nascondersi, proprio come il nostro protagonista, che solo Sofia farà riemergere, ma a quale prezzo?

Un film fulminante, il secondo di Sorrentino dopo il notevole L’uomo in più. Il regista, in questi vent’anni, ha alternato autentiche perle a pellicole incompiute, determinate talvolta dal suo specchiarsi troppo nella propria bravura. Tuttavia, quando ha raccontato storie incentrate sull’uomo, il fato e le conseguenze delle azioni, ha avuto — e ha — pochi rivali. Le conseguenze dell’amore resta il suo manifesto, un’opera dal respiro internazionale, lontana dai cliché del tentennante cinema italiano odierno.

Ancora una volta, Toni Servillo è monumentale. Intorno a lui gravitano Sofia — Olivia Magnani, nipote di una certa Anna —, Adriano Giannini, Raffaele Pisu e Angela Godwin. Musiche del fedelissimo Pasquale Catalano, con brani di Ornella Vanoni, Lula Puma e Mogwai.

In questo 2024, che ha visto un confortante risveglio del nostro cinema, non poteva mancare Sorrentino con Parthenope, ancora adesso in sala. Intanto, riscoprite Le conseguenze dell’amore e gli altri lavori di un regista che, con pregi e difetti, non è mai stato banale.

Buona visione!

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