Le Linee Guida predisposte ai sensi dell’articolo 5, comma 6 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, recante “Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, così come modificato dall’articolo 4, comma 1, lettera f) del decreto legislativo 7 agosto 2019, n. 96, recante “Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66”, definiscono “i criteri, i contenuti e le modalità di redazione della certificazione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica, tenuto conto della Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD) e della Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF) dell’OMS, insieme ai criteri, ai contenuti e alle modalità di redazione del Profilo di funzionamento, tenuto conto di ICF dell’OMS –organizzazione mondiale della sanità-”.
Il decreto legislativo n. 66 del 2017 introduce nel preesistente percorso di accertamento
dei bisogni dell’età evolutiva per l’inclusione scolastica alcune sostanziali novità, rispetto
alle quali le presenti Linee Guida intendono costituire garanzia di uniformità
interpretativa e operativa sul territorio nazionale.
Una di queste è la predisposizione di nuovi documenti a cura delle Aziende sanitarie e dell’Inps ovvero: il certificato medico diagnostico-funzionale che correda la domanda per l’accertamento della condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica; il verbale di accertamento della condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica; il profilo di funzionamento necessario ai fini della predisposizione del Piano educativo individualizzato (Pei) e parte integrante del Progetto individuale (Pi), di cui all’articolo 14 della legge 8 novembre 2000, n. 328.
Su tale solco si inserisce a tutto tondo il decreto assessoriale della Regione Siciliana n. 29 del 15-01-2025 che in materia di inclusione scolastica degli alunni e delle alunne con disabilità, approva i modelli di certificato medico diagnostico funzionale, di seguito denominato Cmdf, in uso nelle unità operative della neuropsichiatria infantile, successivamente indicata Npia, delle aziende sanitarie provinciali. Il decreto assessoriale approva altresì, i modelli di profilo di funzionamento, Pdf, in uso alle Uvm –unità di valutazione multidisciplinare- ai sensi di quanto previsto dall’art. 5 comma 3 del Dlgs del 13 aprile 2017 n. 66 come modificato dal Dlgs 7 agosto 2019, n.96.
In parole semplici: un genitore che ha un figlio o una figlia con disabilità, si rivolge alla Npia che redige un Cmdf da consegnare allo stesso genitore che a sua volta, lo consegnerà al medico di base o al pediatra. Questi compileranno e invieranno per via telematica all’Inps il Cmi -certificato medico introduttivo-, già predisposto sul sito Inps, per avviare le procedure di riconoscimento della condizione di disabilità.
Il genitore o chi esercita la potestà genitoriale della persona con disabilità, con il Cmi così redatto chiede, attraverso Spid, di presentare la domanda di accertamento della condizione di disabilità del figlio/a così da avere un/a insegnante di sostegno.
Il verbale così prodotto dall’Inps consentirà al genitore di dare avvio al Pdf che insieme al Cmdf farà in modo che le scuole possano redigere un Pei sempre più adatto alle esigenze degli alunni/e con disabilità.