In questo anno 2025 la luna piena di Pasqua cade proprio la Domenica delle Palme.
Per i cattolici è un evento importante, in quanto serve a indicare la data della principale festa religiosa, da cui derivano molte altre ricorrenze. Il calcolo è semplice: la Pasqua si festeggia la domenica successiva al primo plenilunio che segue l’equinozio di primavera, fissato convenzionalmente al 21 marzo di ogni anno.
Succede raramente, come quest’anno, che la Pasqua dei cristiani cattolici coincida con quella dei fratelli cristiani di rito ortodosso. Questi ultimi, infatti, la celebrano la domenica successiva alla prima luna nuova (notte senza luna) che segue l’equinozio di primavera, anch’esso fissato al 21 marzo. L’ultima “coincidenza” si è verificata solo 11 anni fa.
La sovrapposizione si deve al diverso computo del giorno dell’equinozio: gli ortodossi adottano ancora il calendario giuliano (di epoca romana), mentre i cattolici seguono la riforma di papa Gregorio XIII (1582). Questo significa che il 21 marzo cattolico corrisponde al 3 aprile ortodosso e quindi, luna permettendo, ciclicamente si verifica la coincidenza pasquale.
Anche quest’anno, purtroppo, nonostante l’esempio degli astri che si muovono per avvicinare le ricorrenze, non si riescono ad allineare i cuori, le menti, gli interessi (!) dei signori delle guerre che insanguinano anche la Domenica delle Palme. Quelle palme che, unanimemente e gioiosamente, furono agitate per accogliere l’ingresso di Gesù a Gerusalemme: pace, pace, pace!
Oggi, che significato assume la coincidenza della festa delle feste di cattolici e ortodossi quando gli stessi si sparano in Ucraina?
Oggi, dove trovare un asinello in Israele-Palestina per accompagnare il Messia alla festa delle Palme?
Oggi, nel mondo dei dazi, dei bacia-sandali, dei predatori delle terre rare africane, in quale Gerusalemme può entrare Gesù?
Un interrogativo che riguarda tutti, nessuno escluso; nemmeno Siracusa si può chiamare fuori, né quella che ambisce a vivere di turismo e di primizie, né quella industriale, se si considera l’influenza internazionale del costo degli idrocarburi e la presenza di proprietà multinazionali sul territorio.
Forse non è un caso se il cielo, stanotte, ha visto sorgere la luna pasquale (99%) con una dominante rossa, come nello scatto che condividiamo in anteprima con i nostri lettori.