SIRACUSA –  “Vedevamo i suoi aranci sui rami ondeggianti che si moveano agitati dal vento”: così scriveva il poeta siculo-arabo Ibn Hamdis a cui il 30 giugno è stato dedicato un francobollo  emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy appartenente alla serie tematica “le eccellenze del Patrimonio culturale italiano”, relativo al valore della tariffa B zona 1 pari a 1.35€.

La tiratura -comunica Poste italiane- è di duecentomilaventicinque esemplari in fogli da quarantacinque pezzi. Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva con imbiancante ottico e bozzetto a cura di Emanuela L’Abate. La vignetta raffigura una pianta di arancio liberamente ispirata a un verso del poeta tratto dal Canzoniere, edito in arabo nel 1897 e tradotto da Celestino Schiaparelli, primo docente di arabo della Sapienza di Roma dopo l’Unità d’Italia, per le edizioni Sellerio nel1998, a cura di Stefania Elena Carnemolla. Sulla destra, è rappresentata la Triscele, simbolo della Sicilia, con il mare tratteggiato sul fondo. Completano il francobollo la legenda “IBN HAMDIS, “SIRACUSA 1055 “MAIORCA 1133”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B zona 1”. La Sicilia, Siracusa, gli aranci (l’albero), le arance (il frutto), il bello di un verso che parla di armonia, di civile convivenza possibile, di natura! Ed è anche -nel proluvio di emissioni che da diversi anni caratterizza la politica filatelica patria- un francobollo bello a vedersi, il che non guasta proprio!          Luca Marino
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